Cantava a suo tempo Eugenio Finardi : “..e non vorremmo essere in Cina a coltivare riso”. Adesso forse un pensierino alla Cina dovremmo farlo.
Non solo perchè la nazione più popolosa della terra è diventata il nemico pubblico numero uno di Tremonti, non solo perchè sta facendo le scarpe (anche letteralmente) agli imprenditori nostrani. Non solo.
Come ricorda benissimo Elena Comelli su Diario, nei primi 9 mesi del 2003 le importazioni (non le esportazioni, attenti) dei cinesi sono aumentate del 40% (2% negli Usa) e raggiungeranno i 400 miliardi di dollari superando il Giappone per finire al 3° posto dietro Stati Uniti e Germania.
Consiglio di Natale per quelli che hanno il pallino degli affari e il profitto facile nel sangue: fatevi regalare un corso rapido di cinese.