<%Image(20040414-berlusconi in iraq.jpg|170|124|Berlusconi in Iraq a Nassiryah)%>
Mese / Aprile 2004
Bloggare offline
Causa ponte pasquale mi assento da queste pagine per qualche giorno. Per non perdere il vizio, clima permettendo, in questi giorni indosserò. Promesso
Condoleeza Rice testimonia
4 morti in Kashmir
La seconda legge del Pagerank
Dopo la prima, arriva la formulazione della seconda legge del Pagerank:
“Vale di più un buon Google-bombing di mille parole”.
Il mio slogan per Bush
<%image(20050320-20040408-bush slogan.jpg|184|125|Slogan per Bush: meno bombe per tutti)%>A fianco il mio contributo alla campagna elettorale di Bush e Cheney.
Potete fare altrettanto con il bushsloganator.
Tregua a Nassiryah
Google e la sindrome della Teresa
Voi “la Teresa” non la conoscete. Io sì. Il negozio, che un nome suo ce l’avrebbe, lo chiamano tutti così per comodità. La Teresa aveva cominciato vendendo spagnolette, tessuti, robetta da sarta. Era il suo core business. Poi via via c’ha messo dentro vestiti e si è fatta anche la boutique; giochi per bambini, quaderni, biro e si è fatta anche la cartoleria; sigarette e toscani, il lotto, il superenalotto e si è fatta anche la tabaccheria.
La Teresa, come avrete capito, ha una di quelle licenze di una volta che potrebbe vendere anche un pitbull a rate. La Teresa trafficando di tutto s’è fatta i soldi ma sta sulle balle a parecchi. Non vorrei che a lungo andare Google facesse la stessa fine.
Il P2P uccide la creatività ? (2)
Tanto per pareggiare i conti, altri musicisti hanno differenti opinioni sul file-sharing :
…Well, file-sharers, I righteously say “bull.” I, songwriter/publisher, labored for years to create those songs, and I really do legally own them…. Your “hobby” is taking the bread off my table, and I have every right to use any and all legal means possible to discourage your destructive practices.
Gran bazar Ebay
Ormai in quel gran bazar di Ebay si trova di tutto anche questo piccolo oggettino. Se volete metter mano alla carta di credito siamo arrivati a 1 milione e mezzo di sterline. Casomai abbiate bisogno di fare un qualche tunnel.
Il P2P uccide la creatività ?
Il file-sharing vuota le tasche degli artisti, uccide la creatività e a lungo andare non ci sarà più nulla da scambiare. Parole sempre più spesso sulla bocca degli operatori del settore, di molti artisti e di certi ministri.
Può essere, oppure no. A volte si scambia la creatività con l’industria. Una buona riflessione la ripesco, causa pulizie di primavera dell’archivio, da un vecchio articolo di Alberto Cottica (ex Modena City Ramblers, poi fondatore dei Fiamma Fumana):
“…In definitiva, non è affatto sicuro che un mondo senza il diritto d’autore sia necessariamente un mondo senza musica, o senza musicisti: del resto, la creatività umana ha prodotto musica per cinquemila anni prima che inventassero la proprietà intellettuale.
È, invece, assai probabile che un mondo senza il diritto d’autore sia necessariamente un mondo senza multinazionali del disco. Questo spiega abbastanza bene la foga da crociati con cui i dirigenti dell’entertainment business difendono questo istituto. È assolutamente legittimo che le aziende tutelino i propri interessi; lo è un po’ meno che lo facciano agitando lo spauracchio della “tutela degli artisti” o, peggio ancora, della “morte dell’arte”. Arte e artisti sono solo pedine, per quanto importanti, nella solita vecchia partita: monopolio contro consumatori.
Iraq, rivolta sciiti
Spagna, esplode palazzo
Il giorno che ho candidato assessore Fabio Fazio
…e quasi quasi ci scappa la denuncia Rai. Da ieri sono in debito di una definizione: pesce d’aprile neozelandese.
Per spiegarmi meglio devo premetter che da qualche anno mi occupo dei contenuti di una ReTe Civica Telematica del mio comune (una cosa che forse Giuseppe Granieri definirebbe blocal).
Succede che il 31 marzo durante la digestione mi spunta nella testa l’idea di trastullarmi con questo scherzetto(ora reso palese) messo su in mezz’oretta sfruttando il clima politico locale di questi giorni (convulso) e una arcinota falla di Internet Explorer per rendere più credibile il tutto. Un pesce d’aprile neozelandese ovvero tarato sul fuso orario di Auckland (qui era ancora marzo là già aprile).
Tutto l’ambaradam che è venuto di conseguenza (compreso l’ipotetico intervento dell’ufficio legale della Rai) lo potete leggere qui.
Spagna, bomba binari
Nepal : proteste anti re
Gianluca Neri e Salvatore Persico
Non so quanto durerà questa volta il gioco di Gianluca Neri, ma quel “Salvatore Persico”… Per esperienza i pesci d’aprile per sortire l’effetto desiderato devono essere neozelandesi (vi spiego in giornata che cosa vuol dire)