Dall’atomo al bit diceva Negroponte quasi una vita fa.
“Essere digitali“, un auspicio. Oggi, non c’è dubbio, “siamo digitali“.
Prendete la record-woman degli scaffali di tutto il globo, JK Rowling. L’ultimo capitolo della saga di Harry Potter ha strapazzato in 24 ore i record di vendita.
Nelle stesse 24 ore un gruppetto di appassionati (lavorando in rete e con la Rete) ha realizzato una copia elettronica del suddetto libro (un ebook che la Rowling non aveva voluto realizzare). Sempre nelle stesse 24 ore qualcun altro ha realizzato una versione audio del libro e l’ha messa in circolo sul web e nelle reti p2p.
Forse tutto questo non è giusto o corretto, ma è la realtà, baby.
Imbrigliare gli atomi è stato abbastanza facile. I bit, ragazzi, sono tutta un’altra cosa.