Ho la lieve seppur nitida sensazione che qualcuno nello staff vaticano di Bendetto XVI stia tentando “un’operazione simpatia“, in grado di trasformare un aristocratico e sottile teologo tedesco in uno spigliato, spontaneo e quasi caloroso trascinatore di folle.
Che è un po’ come voler far passare Bruno Vespa come un bravo giornalista.
Ci deve scappare il miracolo.