Diciamo che un innominato di mia conoscenza ingrippa la macchina fotografica digitale comprata da un’innominabile e noto negozio online di elettronica.
Diciamo che la suddetta digitale è ancora in garanzia, quindi l’innominato spedisce il tutto (con ricevuta di ritorno, assicurata e tutto l’ambaradam) all’assistenza.
Diciamo che dopo quasi 2 mesi l’assistenza non si fa viva e quindi l’innominato si fa vivo lui e scopre che la sua macchinetta non si trova più.
Diciamo che dall’altra parte verificata la buona fede dell’innominato, un po’ mortificati, si scusano con un buono d’acquisto di valore abbondantemente superiore alla digitale prematuramente scomparsa.
Diciamo che l’innominato assorbe piuttosto bene la soluzione e si porta a casa una macchinetta nuova.
Diciamo poi che dopo un’altro paio di mesi l’innominato riceve un’email dal servizio assistenza che conferma lo stato di garanzia della vecchia digitale, la riparazione e il recapito a casa dell’innominato in tempi rapidi.
Ora, per tirare le somme, diciamo che i casi sono 3:
– o politiche aziendali generose
– o comunicazione interna inadeguata
– o botta di culo
Scarterei la prima.