Pare che i parlamentari dell’Unione in commissione vigilanza, abbiano scritto, indignati, una lettera di rimostranze perchè il TG2 ha trasmesso qualche giorno fa il video in versione rap di Prodi alla Camera (quello della famosa frase interrotta) che si configurerebbe come “vilipendio alle istituzioni“.
Inutile dire che la lettera è la classica, classicissima, zappa sui piedi. Inutile stimare il tempo che ci vorrà per far capire a certi abili comunicatori che più si parla di una minchiata (passatemi il termine tecnico) più quella minchiata girerà.
Comunque quello che c’è d’interessante in questa vicenda è, per me, altro. Di quel video volevo già scrivere qualche giorno fa. Anzi, il giorno stesso in cui per la prima volta è stato pubblicato su Repubblica.it , 40 minuti dopo la conclusione del discorso di Prodi.
Il perchè mi interessava è presto detto : secondo Repubblica quel video era già diventato il “tormentone del web”.
Tormentone del web in un’ora scarsa. Per chi si interessa di tempi di propagazione delle notizie è praticamente un record. Un caso da studiare.
Se era un video-tormentone doveva essere su Youtube : no, non c’era.
Sarà stato allora su Google Video: no peccato, non c’era.
Stava quindi correndo di bocca in bocca e di link in link su decine di blog ? Uhm, niente su Technorati o Google Blog.
Anche oggi a qualche giorno di distanza non trovate (almeno io non l’ho ancora trovato) un riferimento al video antecedente a quello di Repubblica.
Possiamo dedurre con buona approssimazione che il video è arrivato a Repubblica.it via mail, magari dallo stesso anonimo dj di cui non si cita mai il nome (se fossi in lui, reclamerei) e da lì spacciato come tormentone del web.
Il giorno dopo poi è arrivato, da buon ultimo, il TG2 di Mazza che riversato alle masse quello che protremmo chiamare il falso tormentone d’autore.