In sintesi: un diciannovenne inglese va in India, il Guardian gli fa tenere un blog di viaggio, il 14 febbraio alle 9.55 scrive il suo primo post, alle 11.16 il primo commento che segnala la stretta parentela con un collaboratore del Guardian.
Poi il diluvio: i commenti diventano decine e poi centinaia. In un batter d’occhio alla voce nepotismo di Wikipedia si aggiunge anche il nome del diciannovenne.
Il 15 febbraio il blog viene sospeso. Il Guardian parla di “cyber-bullismo“.
Ora da questa storia, se volete, si possono trarre molte conclusioni, una però mi pare più certa di altre: questi la famiglia Mastella la rinchiudevano a vita nella torre di Londra.