Primo messaggio in bottiglia dalla calda primavera di Kathmandu grazie al generatore gentilmente offerto dai ragazzi dell’internet point.
Perche’ una delle cose che non sono proprio cambiate qui, e’ il sottile e imprevedibile gioco dei black-out. Per il resto un po’ piu’ di asfalto e cellulari ma il solito caos, non assolutamente calmo. E in mezzo all’eterno andare di questa citta’ in movimento, alla sua polvere, ai suoi clacson, ai suoi odori forti, la sensazione sempre di trovarsi in un posto strano ma straordinario ed unico.
Il resto verra’. Black-out permettendo.