Sottotitolo: per quelli che si sentono orfani di Blogbabel.
Sotto-sottotitolo: nella parte abitata della Rete ci si chiama per nome.
All’assalto di Jovanotti, lassù in vetta se inserisci il nome Lorenzo su Google.
Il sottoscritto all’ottavo posto, con il compito di scalzare un paio di altri blogger, un motociclista e poi fare le scarpe a Lorenzo De Medici. A Cherubini ci penserò a tempo debito.
In un momento di infausto cazzeggio pre-festivo e post-luculliano, mi è venuta l’insana, irrefrenabile curiosità di sondare anche qualche altro nome.Se ad esempio si cerca “Andrea“, al primo posto altro non si poteva trovare che Andrea Beggi. Manco Bocelli tiene il passo.
Tra i Luca, Sartoni batte Luca Conti. De Biase fuori dal podio per colpa del fisico bestiale di Carboni. Sofri ballerino tra la prima e la seconda pagina.
Se fossi Marco dovrei cedere il passo alle trombe elettromagnetiche, a Travaglio, a Pantani e alla MotoGP. Comunque il funky professor Marco Zamperini batte Formento.
A “Si chiama massimo questo blog” va la palma del blog meglio classificato per il settore di competenza, appena dopo il sito di D’Alema e appena prima di Massimo Moruzzi. Ottavo “Momo” Morelli che batte il conterraneo Massimo Mantellini, a sorpresa fuori dalla topten onomastica.
Su Francesco la concorrenza spietata del mondo musicale (Renga, Guccini, Facchinetti) lascia fuori dalla porta i blogger: nessuno fra i primi dieci risultati.
Con l’apostolo Matteo saldamente al comando grazie alle conoscenze in alto loco, Matteo Bordone si deve accontentare di un ottavo posto dietro ad almeno 4 omonimi (Andreani,Totanus, Lastknight, Moro).
Fra i Giuseppe, come si poteva immaginare, non c’è storia : Granieri batte patriarchi ed eroi dei due mondi.
Vittorio Pasteris invece è in testa alla sua manche. Bertola e Zambardino inseguono.
Omericamente parlando Akille si auto-sorpassa, ovvero il suo vecchio blog è ancora più in alto del nuovo.
Per quanto riguarda i Gianluca, Neri paga la scelta di battesimo: Macchianera solo al decimo posto.
Virando sull’universo femminile si nota che praticamente nessuna delle blogger riesce a conquistare la vetta per il nome proprio, sempre precedute da modelle, soubrette, cantanti o addirittura coppie scambiste.
Rara eccezione Giulia Blasi, che si prende la prima posizione fra tutte le Giulia d’Italia.
Finito il giochino quasi inutile (che la digestione ha fatto il suo corso), l’unica riflessione seria che potrebbe venir fuori è che nella “parte abitata della rete” ci si chiama un po’ tutti per nome. Le donne un po’ meno.