Servizi, riprese, interviste, collegamenti in diretta da centri commerciali e outlet manco fossimo al fronte.
E’ il pessimo spettacolo propinato in questi giorni dal sistema televisivo unificato, per non dire unico, sulla stagione dei saldi.
Microfoni buttati a casaccio sotto i denti dello sfortunato di turno, che se si azzarda a dire qualcosa che va un millimetro oltre la sublime ovvietà viene tagliato. Perchè qui, mi scusi, mica stiamo a fare riflessioni, qui bisogna vendere e comprare. L’ha detto e ripetuto in tutte le salse anche quello che il sistema televisivo unico l’ha inventato.
Informazione sottocosto, svenduta a buon mercato, roba che impegna molto meno risorse e professionalità di una cosa che si dovrebbe chiamare giornalismo.
Giornalismo che è ormai merce introvabile sugli scaffali dell’Italia riflessa nel tubo catodico.