Passano gli anni ma gli operatori di telefonia mobile italiani non sembrano voler abbandonare le formule “vincenti”: quintali di gnocca negli spot e abbondanza clausole da asterisco nei contratti.
Si prende l’ultima offerta “3Power” di Tre e il relativo prospetto informativo con alcune cervellotiche clausole:
traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, inferiore al 60% del traffico totale uscente
il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 5% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese.