Il delfino curioso

Pare che ai lettori-commentatori del Giornale di Paolo Berlusconi l’ultima esternazione di Gianfranco Fini sull’immigrazione sia piaciuta con un livello pari allo 0%.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=362823

(perdonate ma un link diretto al Giornale non riesco ancora a metterlo, è più forte di me.)

Per non parlare delle divise del colonnello

<%image(visita ambasciata libica.jpg|799|581|visita amabasciata libia)%>A meno di 12 ore dalla pubblicazione, in merito alle vicende del figlio di Gheddafi, di un piccolo post su un piccolo blog, l’Ambasciata di Libia a Roma capita direttamente da queste parti.

Le capacità di information retrieval vicino a Tripoli paiono ben allenate.

Che dite, mi devo preoccupare se sento toc toc alla porta? 🙂

(come sempre cliccare sulla immagine per ingrandirla)

Un lodo Alfano per Gheddafi

Vista la recente luna di miele tra il Governo Italiano e Muammar Gheddafi, suggerirei di inserire negli eventuali accordi con la Libia anche una specie di Lodo Alfano per i figli del colonnello. Per informazioni chiedere alla Svizzera.

Tripoli ha dato seguito alla minaccia, proferita dopo l’arresto a Ginevra di Hannibal Gheddafi , di trasferire altrove i propri capitali depositati nelle banche svizzere. Alle parole sono seguiti i fatti: secondo i dati della Banca nazionale svizzera, dei 6,6 miliardi depositati o investiti fino al 2007, 5,5 sono effettivamente stati spostati altrove.

Sarebbe davvero interessante sapere in quali banche e in quali nazioni.

Eppure c’era scritto Facebook

Sono abbastanza sorpreso (senza connotazione positiva o negativa) che i media generalisti italiani, ultimamente prontissimi al pezzo al solo risuonar della parola “Facebook“, non abbiano trovato il tempo questa settimana di pubblicare la notizia della grossa falla scoperta nel notissimo social network. Falla che in 30 secondi permetteva a chiunque di visionare i dati privati di tutti gli utenti.

Fiction Rai : Nonno Libero goes to mignotte

Mia nipote di nove anni abbondanti pare si sia affezionata alla visione di “Un medico in famiglia“, fiction anni novanta che Rai Uno manda in replica pomeridiana.

Quella per intenderci con Lino Banfi nei panni di un ultra settantenne buono, generoso, sincero, leale che agli italiani piace tanto.

Insomma Nonno Libero.

E visto che le fiction (dai Cesaroni in giù) pare abbiano anche il compito di descrivere e sdoganare in televisione i cambiamenti sociali e di costume dell’Italia (quelli che tendenzialmente fanno sobbalzare Avvenire), una specie di gola profonda ben immanicata nel sistema mi ha trasmesso la bozza di sceneggiatura della nuova serie di “Un medico in famiglia” di prossima programmazione.

Trattasi di spoiler, quindi da qui in avanti chi legge corre il rischio di rovinarsi la sorpresa.Prima puntata

Lele Martini scopre sotto il letto del padre delle lettere molto affettuose scritte da una ragazzina del liceo e ne chiede conto a Nonno Libero che racconta al figlio che quella giovanissima è soltanto la figlia di una coppia di vecchi amici, i Tristezza.

Lele non convinto della spiegazione chiede a parenti e amici che gli confermano di non aver mai sentito parlare prima dei Tristezza. Il mistero si infittisce.

Ma a mettere nei guai ancor di più il povero Nonno libero è la nipotina Annuccia che confessa al papà Lele di aver origliato dietro la porta quando il nonno e un suo vecchio amico hanno telefonato per gioco, la prima volta, a questa ragazzina e le dicevano “ho visto le tue foto, e quanto sei bella e studia e mantieniti pura“.

La puntata si chiude con un commovente dialogo tra Annuccia e Nonno Libero: “nonno perchè dici le bugie ? Non è sbagliato dire le bugie ?

Seconda Puntata

La famiglia Martini va in ferie e a casa rimane solo il vecchio Nonno Libero che decide di organizzare una festa in grande stile con tutti gli amici e le amiche.

A causa di un disguido i Martini rientrano prima del tempo dalla vacanza. Grande è la sorpresa quando entrati nel giardino trovano Nonno Libero circondato da una ventina di ragazze in topless e bikini mentre distribuisce orecchini, braccialetti, collanine.

Nonno Libero arrabbiatissimo inveisce contro la famiglia che non ha avvertito del suo ritorno improvviso.

La puntata si chiude con un commovente dialogo tra Lele e il padre Libero: “papà ma quelle ragazze potrebbero essere le tue nipoti ! Non vedi che stanno con te solo per i soldi ?

Terza Puntata

Maria, nipote ventenne di Libero, entra senza bussare in camera del nonno e lo trova nel letto grande, nudo, assieme ad una giovane ed avvenente donna. Imbarazzata Maria scappa via perchè tra l’altro, ha riconosciuto nella donna una nota e costosa escort del quartiere.

La puntata si chiude con un commovente dialogo tra Nonno Libero e Maria : “Maria io sono ancora un gran seduttore e ti giuro che non sapevo che era una prostituta“.”Ma nonno secondo te, una così, viene con uno come te se non c’è un qualche motivo ?

A questo punto la serie ha subito uno stop dalla casa di produzione perchè sono sorti dubbi sulla opportunità di trasmettere in prima serata e sulla rete ammiraglia una fiction con un nonno ultra settantenne che mente ai nipoti, telefona alle ragazzine che non conosce, fa feste con giovani ragazze mezze nude e frequenta prostitute d’alto bordo.

Rai Uno comunque ha rassicurato autori e produzione: andate avanti ! Agli italiani Nonno Libero piace anche così. Prevediamo il 61% di share.

Pare che la serie si chiuderà con un divertente monologo di Nonno Libero che guardando dritto in camera citerà il Marchese Del Grillo.

Il riferimento a fatti o persone citati in questi episodi è puramente casuale.

Mi santifico il link

Qualche giorno fa Massimo scriveva della arcinota tendenza dei siti dei grandi quotidiani italiani ad inglobare i contenuti esterni, in particolare i video presi da Youtube, senza mettere i link alla fonte (con l’eccezione positiva de La Stampa).

Con la premessa che si tratta di cosa non essenziale alla sopravvivenza quotidiana della razza umana, che ben altri sono i problemi dell’informazione italiana, che a parlare dei propri scazzi non ci si fa una gran figura, che il mio ego è totalmente sopravvalutato – beh premettendo tutto questo – preciso al globo terracqueo e a quei due di numero che gliene frega qualcosa che il video di Berlusconi sulla prostituzione che Repubblica.it mette stamattina in home page l’avrei tagliato e cucito io una settimana fa.

Autosantificato e via.

Tiziano Motti

<%image(tiziano motti.jpg|309|397|tiziano motti)%>Su Tiziano Motti e la sua elezione al Parlamento Europeo con 18.354 preferenze ci sarebbe parecchio da scrivere.

Più che una candidatura politica, un’operazione di marketing di vecchio stile. Con testimonial improbabili, serate in discoteca, i venditori di pubblicità della propria azienda tramutati in promoter politici, comparsate televisive, sondaggi improbabili, comizi con il PDL e poi candidatura con l’UDC, con i partiti tramutati in tram per un passaggio verso il successo.

Insomma più che preferenze, sembrano 18.354 clienti che hanno acquistato il patinato e pettinato Motti, attirati dalla pubblicità della nuova fiammante scatola sullo scaffale, senza sapere bene però cosa contenga quella benedetta scatola.

Lunedì a tarda notte, alla fine di una lunga giornata elettorale e alla ricerca di un tavolo, lo incrociamo solitario in una pizzeria di provincia.

Ha vinto tutto da solo, festeggia tutto da solo.

Gli mancheranno le folle di Anonimo Italiano ?

Leggi anche:

Tiziano Motti – Con il pretesto degli orchi

Tiziano Motti e i dati di Google

7 miliardi di dollari in “spese varie”

Nell’ultimo anno di presidenza Bush il Pentagono ha speso qualcosa come 7 miliardi di dollari alla voce “spese varie” (miscellaneous items) del proprio bilancio.

A questo punto le “varie ed eventuali” sono l’ottavo capitolo di spesa più onoreso per il dipartimento della difesa degli Stati Uniti.

Per 2.7 miliardi di questi fondi il contribuente americano non conosce la destinazione perchè il fornitore viene indicato come “not available“.

Probabilmente molto finisce in Iraq e Afghanistan. E molto probabilmente non stiamo parlando di matite e carta per la fotocopiatrice.

Sincronizziamo gli orologi

Lo so che lavorare nelle redazioni dei giornali online richiede velocità e un certo amore per i titoli forti, però.

Il Corriere.it titola : “Milano e Bologna, pronti ad attentati: 5 arrestati“.

La Repubblica.it titola: “Milano arrestati cinque magrebini. Preparavano un attentato nel metrò

Magari specificare che l’attentato lo stavano preparando nel 2006 (tre anni fa) creava un filo meno di tensione.

<%image(corriere terrorismo.jpg|616|340|corriere terrorismo orologeria)%> <%image(repubblica terrorismo.jpg|547|275|repubblica terrorismo orologeria)%>

TechCrunch dimentica l’Italia ?

TechCrunch si lancia in Europa e cerca collaboratori.

Nella lunga lista di Paesi interessati al progetto (44), da Andorra alla Germania, dalla Moldova ad Israele, anche i meno attenti avranno notato la misteriosa assenza di una nazione: l’Italia.

update: a TechCrunch pare avessero fatto un po’ di casino con la geografia, ora l’Italia c’è e l’Australia è diventata correttamente Austria.