Aggiornamento: per evitare fraintendimenti è bene precisare che qui si parla di contributi all’editoria per gli organi d’informazione di proprietà di cooperative-fondazioni-enti morali. L’elenco che comprende anche quelli ai giornali di partito e alle cooperative di giornalisti sono stati pubblicati oggi pomeriggio e se vi va di darci un’occhiata li trovate qui.
Ho corretto in corsa anche il titolo del post perchè la percentuale dei beneficiari è sì il 75% ma quella dei contributi solo il 68%.
La risposta su chi detiene il record assoluto di contributi pubblici invece la trovate qui.
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Più che contributi all’editoria, quelli che stanzia la Presidenza del Consiglio assomigliano ad una specie di integrazione dell’ 8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Oggi infatti sono stati pubblicati i dati riferiti ai contributi del 2008 per i mezzi di informazione periodica di proprietà di cooperative, enti morali, fondazioni.
Analizzando uno ad uno gli stanziamenti si nota che dei 137 beneficiari totali, 103 sono riferibili a pubblicazioni cattoliche, in percentuale il 75,2%.
Del totale degli 8 milioni di euro stanziati dal Governo (per la precisione 8.253.656) circa 5 milioni e mezzo (5.592.670,80 ovvero il 67,7%) vanno alla stampa cattolica in tutte le sue sfumature: dai Paolini all’ Eco del Chisone, dai Gesuiti alla “Vita Giuseppina” (la rivista mensile della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo che nel 2008 percepisce 27.900 euro di contributo).
Finanziate anche due riviste protestanti: quella dei Valdesi e quella degli “Avventisti del Settimo Giorno” che insieme totalizzano 91.000 euro.
Più generoso il governo con seguaci di Budda: le due riviste dell’Istituto Buddista Italiano si portano a casa circa 130.000 euro.
Nel resto dei trenta beneficiari “laici” dei contributi governativi, spicca la cifra di 312.000 euro (quella più alta di tutte insieme allo stanziamento per Famiglia Cristiana) a favore dei “Quaderni di Milano” ovvero “il giornale di chi viaggia o ci sta pensando“.
Prezzo di copertina (vantaggioso) fissato a 20 centesimi.
Il resto ce lo mettiamo noi.