Al bar giù in paese Pistoni è un’autorità. Cinquant’anni mal portati e almeno 30 abbondanti passati di servizio nell’angolo di fianco al frigo-gelati a fare quello che gli viene meglio nella vita: proposte originali su come salvare Ciuccotorto dalla deriva dei tempi moderni.
A Pistoni (ai più noto come Pistoloni il principe dei cogl…) è attribuito ad esempio il copyright sulla proposta di un minimo dell’80% di carne di maiale sul menù della mensa delle scuole elementari. Tre gli obbiettivi: combattere le multinazionali del fast-food, sostenere le nostre tradizioni che rischiano di perdersi nel multiculturalismo gastronomico (le sue parole non erano esattamente quelle), risollevare l’economia locale (numero 2 porcilaie).
Sua anche l’idea di legare il rilascio della residenza a Ciuccotorto al superamento di un esame pratico: mangiare una punta di parmigiano-reggiano di 4 chili in 15 minuti accompagnata da un litro di Lambrusco Grasparossa. Perchè – diceva – se te non sai adeguarti ai nostri usi e costumi è meglio che te ne stai a sciabattare a casa tua.
A Pistoni al bar, in questi trentanni di onorato servizio, lo si liquidava con un paio di brevissime battute di rito:
“Te la sai lunga Pistoni“
“Ah Pistoni se ci fossi te là a comandare !“
“Pistoni, mo va a cagher“.
Poi però deve essere successo qualcosa. A Pistoni negli ultimi tempi han cominciato a dargli sempre più attenzione, a discuterci. Lui ne sparava una delle sue e in bar partiva una discussione chilometrica con i pro e i contro, le ragioni e i torti, è utile o inutile.
Bisogna consumare meno acqua ?
Detassiamo il vino ! E giù dibattito.
Bisogna diminuire il traffico ?
Mettiamo un casello per il pedaggio sulla provinciale. Conseguente diluvio di considerazioni.
Pistoni era diventato popolare. Gli han anche proposto di candidarsi al consiglio comunale.
Poi l’altra sera Pistoni apre il giornale, legge trenta secondi e dopo esseri guardato intorno con aria piuttosto incerta dice: e adesso che cazzo sono sti minareti ?