In Xinjiang sono ritornati gli sms. Contingentati però: dal 17 gennaio massimo venti a testa al giorno.
Il governo cinese dichiara che a sei mesi dai disordini di luglio 2009 viene allentata la censura sul web: adesso si può navigare liberamente su ben 4 siti. Tutti strettamente filo-governativi. E anche quelli in parte censurati o inattivi.
Per farsi un’idea dell’approccio cinese alla Rete e di quanto possa essere compatibile con gli standard di libertà cari ad altre latitudini e longitudini (ad esempio Mountain View), il caso Xinjiang è emblematico.