“Mi pare impossibile che un gruppo così folto di deputati, senatori e consiglieri regionali, non possa andare nei quartieri ricostruiti, dove sono state riconsegnate case a 40.000 persone, con un semplice megafono, reclamizzando la manifestazione e sollecitando quelle persone a ringraziare Silvio Berlusconi venendo in Piazza San Giovanni a Roma“.
Denis Verdini, deputato e coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, in settimana era preoccupato per la manifestazione di oggi a Roma. Così ha cominciato a spedire una serie di lettere ai responsabili del partito nelle varie regioni perchè si impegnassero a portare più gente.
Verdini non si è limitato a semplici fac-simile, ma in ogni lettera ha voluto metterci del suo per spronare i quadri dirigenti.
C’è quella per il Piemonte ad esempio (la prima nell’immagine qui sotto).
Ha scritto anche al partito in Abruzzo ed è il testo che trovate all’inizio di questo post (e nella seconda immagine qui sotto).
Evito di parlare di vergogna, dimissioni e categorie morali che credo sinceramente marziane per il tempo che stiamo vivendo.
Però un consiglio al povero Denis Verdini mi sento di darlo.
<%image(progettocase-2010.jpg|689|487|progetto case marzo 2010 abruzzo)%>La prossima volta invece di dar retta alle balle reiterate del capo, dia una sbirciata ai dati ufficiali aggiornati al 12 marzo 2010 (li pubblica il governatore Pdl Chiodi).
Potrebbe scoprire con stupore che dentro gli edifici del progetto C.A.S.E ci sono in tutto 14.669 persone e che per trovare altri volenterosi da inviare a Roma dovrebbe cercare tra i 27.288 che si sono arrangiati con “l’autonoma sistemazione” o i 4.800 che vivono ancora in albergo.
<%image(lettera_verdini.jpg|450|590|lettera verdini piemonte)%> <%image(verdini abruzzo lettera terremotati.jpg|547|582|verdini abruzzo lettera)%>