Oscurato dall’immane promessa (si può utilizzare anche un termine diverso) di sconfiggere il cancro, Silvio Berlusconi dal palco di piazza San Giovanni ha messo in programma anche un altro punto : piantare 100 milioni di nuovi alberi.
Come noto al Presidente del Consiglio piacciono le cifre tonde e possibilmente approssimate per eccesso.
Cifra per cifra, il professor Francesco Ferrini della facoltà di agraria di Firenze ha fatto qualche conto :La piantagione di un albero in ambiente urbano o periurbano ha un costo medio compreso fra 250 e 1000 euro, in funzione della dimensione della pianta, il luogo dove essa viene messa a dimora, la manutenzione (almeno 3 anni) necessaria, ecc.
Da un calcolo spannometrico risulta perciò che sarebbe necessario un investimento variabile tra 25 e 100 miliardi di euro per la attuazione del progetto, cifra che non mi pare sia possibile reperire nell’attuale congiuntura economica.
Anche se utilizzassimo piantine forestali (ricordo, tuttavia, che la superficie forestale è in costante aumento nel nostro Paese) il cui costo è sicuramente molto inferiore, l’investimento non sarebbe inferiore ai 4-5 miliardi di Euro e, comunque, queste non avrebbero la stessa efficacia nel migliorare l’ambiente, delle piantagioni nelle aree urbane, come evidenziato da ricerche a livello internazionale.
Inoltre, dove si pensa di reperire siffatto numero di piante? Pur essendo la superficie destinata a vivaio ornamentale nel nostro Paese la più estesa d’Europa, non credo si superino i 10-15 milioni di piante totali.
Infine fa sorridere la proposta considerando i tagli ai trasferimenti alle Amministrazioni locali perpetrati sia dai precedenti governi sia, in particolare, da questo. Ciò significa da una parte imporre alle Amministrazioni di mettere a dimora alberi, dall’altra si tolgono i finanziamenti per farlo e per gestirli in modo adeguato.