E’ il 25 maggio. Niente di memorabile in effetti.
Però questo 25 maggio qualcosa di speciale ce l’ha.
E’ l’ultimo giorno in cui è lecito rompervi le scatole a pranzo, a cena, durante la pennichella o espletando altre funzioni vitali. Almeno via telefono. Almeno con numeri presi dai vecchi elenchi del telefono.
Sono stato troppo perentorio.
Diciamo che non dovrebbero più rompervi le scatole stando alla lettera del decreto Ronchi varato il novembre scorso che fissava in sei mesi dalla approvazione del decreto il limite massimo (già prorogato più volte su pressione di lobbies varie) dell’uso dei vecchi elenchi.
Entro il 25 maggio doveva anche essere istituito il nuovo “registro pubblico delle opposizioni” dove iscriversi per non essere più disturbati dal marketing telefonico, ma se ne sono perse le tracce dopo l’approvazione da parte Consiglio dei Ministri il 16 aprile scorso. Sarà che toccava a Scajola occuparsene e Scajola non c’è più.
In Rete non troverete uno straccio di testo da nessuna parte. Niente sui siti di governo, ministero, Camera, Senato, Autorità, Consiglio di Stato. La nota trasparenza della pubblica amministrazione made in Brunetta.
Forse per una volta la fannullaggine legislativa torna a favore dei consumatori che potranno godere di questo limbo per qualche settimana o qualche mese di pax telefonica.
O forse no. Comunque sperare costa meno di una interurbana.