Rachel di certo non l’aveva messo nel conto di quel maledetto giorno di marzo di sette anni fa.
Non aveva messo in conto che il suo nome sarebbe stato pronunciato dai media di tutto il mondo. Per la seconda volta.
Non l’avrebbe nemmeno voluto.
Non perchè non tenesse alla causa del popolo palestinese, ma perchè amava la vita come può amare la vita una ragazza di vent’anni coraggiosa, splendidamente ingenua e bella.
Perchè a vent’anni è tutto ancora intero avevo pensato quel giorno di sette anni fa quando lessi la storia di Rachel, catapultata in un posto dove Dio è in ogni angolo ma che Dio sembra aver dimenticato.
Rachel è morta sotto un bulldozer per cercare di impedire la distruzione di case di povera gente, lei che una casa l’aveva ma sentiva tutta l’ingiustizia del mondo concentrarsi in quello stupido bulldozer.
Se oggi Rachel Corrie fosse qui non avrebbe nessun nome su una nave e forse sarebbe in qualche posto nel mondo a cercare di conservare il coraggio e la splendida ingenuità dei suoi vent’anni.
Perchè a vent’anni è tutto ancora intero.