Porca vacca, Bersani

Bersani che fa un discorso bello spiano e pieno di buone battute, di questi tempi sembra quasi opposizione.

Consigliere regionale, win for life ?

Per un pezzo “locale” mi sono occupato dello stipendio che riceve un consigliere regionale dell’Emilia Romagna. Cose abbastanza note.

Ho voluto però uscire dalla casistica generale e prendere il caso di un anno di lavoro del “mio” consigliere regionale. Per “mio” si intende un consigliere regionale eletto nella mia provincia che, senza coincidenze, conosco da molti anni abitando a 100 metri da casa mia.

Quello che è venuto fuori sono un paio di tabelle che potete scaricare da <%media(Consigliere regionale.pdf|qui)%> e <%media(Consigliere regionale sintesi.pdf|la seconda parte qui)%>.

La sostanza del lavoro e della relativa retribuzione di consigliere regionale molto impegnato (presidente di commissione e membro di altre due) e tutt’altro che assenteista (96% di presenze in aula) è sintetizzabile così:In dodici mesi (dal primo aprile 2009 al 31 marzo 2010), sono 69 i giorni di lavoro impegnati in regione per Riunioni di assemblea e commissioni per un totale di 157 ore e 36 minuti.

Minimo di giorni impegnati in un mese: 4. Massimo 10. Vacanze lunghe in estate e a Natale. Inattività per un mese e più per la campagna elettorale. Ci si è riuniti più che altro in mezzo alla settimana, quasi mai il lunedì (4) o il venerdì (1).

Questo impegno è stato retribuito con una indennità lorda di 7.607 mensili più 1.463 euro (sempre mensili) come presidente di commissione. Totale 9070 euro.

Netti si riducono a 4.500 euro circa, a cui però bisogna aggiungere i 2.700 euro di rimborsi mensili forfettari (che il consigliere li spenda o meno e non tassati) più un rimborso delle spese di trasporto in base alla distanza della residenza dalla sede di viale Aldo Moro a Bologna. Nel nostro caso (176 km totali tra andata e ritorno a viaggio) il rimborso da diritto a circa 1.840 euro mensili.

In sostanza si portano a casa 9.000 euro al mese netti (netti ma con cui bisogna pagare un po’ di spese e magari girare qualcosa al partito).

In più si ha diritto dopo 5 anni di mandato ad andare in pensione (assegno vitalizio cumulabile con altre pensioni) con circa 1.500 euro alla veneranda età di 60 anni . Se gli anni di mandato sono dieci l’assegno vitalizio sale a 2.700 euro circa.

Dulcis in fundo la liquidazione, pari a 38.000 euro lordi ogni 5 anni.

Anche calcolando che il lavoro di consigliere regionale non si esaurisce in aula e commissioni, che bisogna studiare e curare il territorio e che ci sono le spese per le campagne elettorali, forse, per avere un po’ meno antipolitica, qualcosa da rivedere c’è.

Nei cassetti

La vera domanda dell’affare Montecarlo-Fini è in sostanza una: in tutti questi anni in cui Fini e i finiani hanno sguazzato nel pantano berlusconiano e frequentato le segrete stanze, quanta robaccia possono aver raccolto su Silvio Berlusconi e la sua trega ? E quando la tireranno fuori in questa specie di guerra termonucleare ?

La scuola di Adro e il problema del copyright

<%image(adro_scuola_adro_lega_nord_06.jpg|738|462|adro sole alpi)%>Il sindaco di Adro ha un problema.

Quel problema si chiama Ufficio Italiano brevetti e marchi.

Il problema è che “il sole delle alpi” con cui il sindaco ha marchiato la nuova scuola del suo paese che dice essere “un simbolo del nostro territorio che si trova su alcuni portoni e in chiesa“, non l’ha copiato da quello della chiesa.

L’ha invece preso pari pari (come segnalato da un lettore de il Post) dal simbolo che la Lega Nord ha depositato nel 1997.

Ora che facciamo, paghiamo i diritti d’autore alla Lega ?

Ripetizioni per Maria Stella Gelmini

Spiegare cose banali ad un ministro dell’istruzione non è provocatorio ma semplicemente deprimente. Tocca farlo lo stesso.

Sulla vicenda della scuola di Adro tappezzata di “Sole delle Alpi” il ministro Maria Stella Gelmini dice: “mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono i simboli della sinistra a entrare in classe“.

La differenza tra un ragazzo che entra in classe magari con la maglietta di Che Guevara e una scuola tappezzata di poster di Che Guevara per ordine del sindaco non può sfuggire neanche a Maria Stella Gelmini. Il primo caso è la libera espressione di una opinione (che può piacere o no) l’altro è l’imposizione forzata di simboli e convinzioni da parte dell’autorità.

Son quelle cose semplici che si imparano in prima liceo o giù di lì.

Le vie del signore e della stupidità

Lo scorso inverno raccontavo di come un banale errore di un grafico avesse scatenato scontri religiosi in India e fatto il giro del mondo.

Oggi c’è la vicenda del rogo dei Corani promossa da Terry Jones e i suoi quattro gatti in Florida.

Tutto questo, una volta di più, ci dice che nei meccanismi dell’informazione globale non ci sono più angoli bui dove la stupidità possa essere ignorata. E ci suggerisce che forse qualche anticorpo lo dobbiamo cominciare a sviluppare dal basso.

La prossima settimana

Roma, 3 settembre 2010, Silvio Berlusconi: Comunque, la settimana prossima sottoporrò al Capo dello Stato il nome di un nuovo Ministro dello Sviluppo..

Visto che oggi il Presidente del Consiglio vola da Putin, anche per questa settimana niente Ministro dello Sviluppo Economico.

Si rifà invece rivedere in giro Claudio Scajola che dopo aver dato del “rompicoglioni” al cadavere di Marco Biagi e abitato case pagate da altri senza rendersene minimamente conto, prepara il suo secondo ritorno.

Si attende la terza pirlata per il premio Nobel.

Letargo

Ecco, questo paese si indigna con Giulio Andreotti alla veneranda età di 91 anni per una frase su Giorgio Ambrosoli. Il pantano in cui ha condotto gran parte dei primi 90 anni invece era materia per grandi elogi. A posto così.

Tutti a Mirabello

Dicono i finiani che la Brambilla organizzava pullman di ultras berlusconiani destinazione Mirabello, giorno 5 settembre, in occasione del discorso di Fini alle 18.

Trattasi di equivoco: l’appuntamento era per le 21.30 per l’immancabile: “musica con Lello Lelli e Tatiana – Illusionismo con il Mago Kabul”.

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