Due anni fa (11 settembre 2008) il Consiglio dei Ministri approvava un disegno di legge sulla prostituzione che poi fu, diciamo così, accantonato.
Su proposta del Ministro per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, e del Ministro della giustizia, Angelino Alfano:
– un disegno di legge che, in materia di prostituzione, per la prima volta configura come reato l’esercizio in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche al fine di meglio contrastarne lo sfruttamento da parte di organizzazioni criminali. Le misure sanzionatorie sono le medesime anche per chi si avvale di (ovvero contratta) tali prestazioni. Nuove e più rigorose sanzioni sono introdotte per contrastare la prostituzione di minori di diciott’anni, sia con riferimento all’induzione che al favoreggiamento, allo sfruttamento, alla gestione, organizzazione e controllo di questa fattispecie particolarmente odiosa di prostituzione. Se si tratta di soggetto di nazionalità extracomunitaria, il minore che eserciti la prostituzione sul territorio dello Stato verrà rimpatriato in forma assistita, con adeguate forme di tutela della sua integrità psicologica, finalizzate anche al reinserimento sociale nel suo Paese;