Matteo Renzi ha detto oggi: “Io credo che tutto si può dire, tranne che questa vicenda sia un’emergenza democratica. Fatico a capire cosa c’entri Ruby con la democrazia“.
Ruby con la democrazia, ahimè, c’entra.
C’entra come c’entra un moscerino con una ragnatela.
Se il moscerino piccolo com’è non fosse rimasto impigliato lì, non ci saremmo forse accorti del gran lavoro del ragno nell’angolo della stanza.
La vicenda di Ruby ci parla di democrazia molto di più di quello che vorremmo.
Ci mostra un Presidente del Consiglio che cerca di piegare la burocrazia e la giustizia.
Ci svela un Parlamento di nominati schierato a difesa degli interessi del Presidente del Consiglio.
Ci ricorda che quel Parlamento è così supino ed accomodante anche perchè formato con una legge elettorale disgraziata.
Ci indica ancora una volta lo strapotere mediatico e il conflitto di interessi.
Ruby è il moscerino che svela, anche ai più distratti, quanto la democrazia italiana sia impigliata nella grande tela del ragno.
Non vedere tutto questo, oggi, è da orbi o da bischeri.