E’ immaginabile che le ultime sobrie dichiarazioni del ministro Umberto Bossi sulla questione dei migranti dal Nord Africa attirino molta attenzione da parte dei media. Magari qualcuno le giudicherà anche in sintonia con il sentimento nazional-popolare o un ottimo bonus per la campagna elettorale.
Il tutto farà dimenticare qualche particolare.
Partiamo dal fatto che i dati ufficiali del Ministero dell’Interno sugli sbarchi a Lampedusa sono fermi al 21 marzo (14.000 e rotti) e che da lì in poi si deve procedere a spanne (sono più di 20.000 ?).
Continuiamo col fatto che l’emergenza è partita con molto allarme da parte di Maroni nei primi giorni di febbraio e che a distanza di quasi due mesi, ripeto due mesi, non siamo riusciti a mettere in moto un meccanismo efficiente di prima accoglienza, trasporti e smistamento, tanto che oggi Lampedusa è al collasso.
Siamo un paese con 60 milioni di abitanti che in due mesi non è riuscito a gestire una situazione di emergenza per 20.000 persone.
E’ come se il sindaco e i cittadini di una comunità di 5.000 abitanti alzassero bandiera bianca per l’arrivo di numero due profughi.