Tripoli domani

Stanotte cade un dittatore. Uno dei tanti, uno dei troppi.

Il copione delle caduta di un regime corre quasi immutato lungo i tempi della storia: la gioia per la libertà ritrovata, i tradimenti degli insospettabili, le svelte giravolte dei furbi, le vendette dei cuori prosciugati.

Quello che sarà invece è tutto da scrivere.

E’ però giusto ricordare che quel dittatore è stato per molto tempo il “nostro” dittatore.

E al netto degli abissi berlusconiani, la responsabilità di quanto è stato in questi lunghi anni cade sulla classe dirigente economica e politica di questo benedetto paese, che in effetti di svelte giravolte se ne intende parecchio.

Nato male, finito peggio

Dopo due anni di progetti, appalti, inchieste e test viene cancellato in due minuti, con il decreto-manovra, il Sistri (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti).

L’esempio lampante di un sistema-paese nemmeno in grado di far funzionare una chiavetta usb.

Dopolavoro Parlamentare

Che poi non c’è niente di catastrofico. Che magari l’Opera Romana Pellegrinaggi non gli fa neanche lo sconto. Che al contribuente al massimo tocca pagare le trasferte degli inviati Rai.

Che però con due immagini, mille parole.

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