Stanotte cade un dittatore. Uno dei tanti, uno dei troppi.
Il copione delle caduta di un regime corre quasi immutato lungo i tempi della storia: la gioia per la libertà ritrovata, i tradimenti degli insospettabili, le svelte giravolte dei furbi, le vendette dei cuori prosciugati.
Quello che sarà invece è tutto da scrivere.
E’ però giusto ricordare che quel dittatore è stato per molto tempo il “nostro” dittatore.
E al netto degli abissi berlusconiani, la responsabilità di quanto è stato in questi lunghi anni cade sulla classe dirigente economica e politica di questo benedetto paese, che in effetti di svelte giravolte se ne intende parecchio.