La Camera dei Deputati discute le modifiche al Regolamento per i gruppi parlamentari, in particolare per ciò che attiene ai finanziamenti.
Se approvate queste modifiche porteranno i gruppi a dover redigere un rendiconto annuale sulle spese. Spese che dovranno essere “solo per scopi istituzionali riferiti ad attività parlamentari” (viene il sospetto che fin qui siano stati un po’ più elastici con i criteri).
Il rendiconto verrà poi pubblicato in Rete.
Nelle ultime ore si discute parecchio della possibile certificazione di questi rendiconti da parte di società esterne o solo a carico del servizio contabilità della Camera.
Dibattito forviante.
Il nodo della questione è invece come sarà strutturato il modello di questo rendiconto che l’Ufficio di Presidenza dovrà preparare: due paginette con dati generali incomprensibili e poco significativi ?
La vera trasparenza sarebbe indicare nel rendiconto voce per voce tutte le spese e allegare in un fascicolo elettronico pure le ricevute e fatture. Tutto pubblicato sul sito della Camera.
A quel punto i cittadini-elettori potrebbero certificare anche da soli la bontà e congruità delle spese dei gruppi parlamentari senza dover scomodare (e pagare) Pricewaterhouse e compagnia.