Per capire davvero quanto siano “barocche” le elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana non basta leggere del sistema elettorale ingarbugliato o del numero spropositato di candidati ed eletti.
Per capire davvero è utile badare ad un particolare piccolo piccolo, a quel vezzo (possibile per legge anche nel resto d’Italia) di inserire sulla scheda a fianco del nome del candidato anche la dicitura “detto/a“.
Ecco in Sicilia quel vezzo è una specie di obbligo.
Un diluvio di “soprannomi” che raggiunge l’apice nel listino regionale di Rosario Crocetta dove tutti sono detti, in particolare Alice Anselmo detta “Alicia, Licia, Anzelmo, Anzelmi, Anselmi“.