Prism, il programma di sorveglianza digitale made in Usa emerso ieri grazie agli scoop di Washington Post e Guardian, ha già una sua pagina su Wikipedia.
I dettagli della vicenda non sono ancora ben definiti ma ce n’è già abbastanza per mettere in seria difficoltà e imbarazzo la Casa Bianca, il Congresso e i big player della Rete.
Nel frattempo, prendendola alla leggera, possiamo immaginare un Obama che scende e affronta una conferenza stampa con i toni di Jack Nicholson in “A few good men”.
E infine, se fossi uno di quelli che copia-incollava su Facebook la sballatissima catena di Sant’Antonio del “il ministro degli interni italiano ha chiesto ( e ottenuto) l’accesso ai profili fb” (venendo regolarmente perculato), andrei sotto le finestre di tutti noi persone di buon senso a fare “perepepe“.