Non è una tassa e non c’entra nemmeno il governo Renzi (avete molti più validi motivi per farvelo stare antipatico). E’ che in estate i meccanismi della comunicazione sono ancora più bislacchi.
State discutendo di tasse sui condizionatori perchè probabilmente uno stagista di un’associazione di consumatori (Federconsumatori per la precisione) ha mandato in giro un arguto comunicato stampa pensando: fa caldo –> i condizionatori sono al massimo –> parliamo di quel decreto dello scorso anno sull’efficienza energetica —> semplifichiamo un tanto al chilo —> ci metto la parola tassa che gli italiani la odiano —> me la pubblicano di sicuro.
Gliela pubblicano sì. E senza neanche a star a far tante verifiche. Chi sono io giornalista per rinunciare a migliaia di click indignati ? L’unico fesso del villaggio ?
Se considerassimo anche l’informazione come un impianto energetico, tutto questo sarebbe davvero un grande spreco di energie. Comprese queste quattro righe. Perdiamo tutti un sacco di tempo.
La tassa sul pressapochismo ci vorrebbe, altro che.
(la foto è di Matt Hintsa)