Circola in Rete da qualche giorno questo articolo di Roberto Saviano che propone una ricostruzione del rapimento di Simona Torretta, Simona Pari, Ra’ad Ali Abdul Aziz e Mahnaz Bassam.
Metto subito il dito nella piaga dicendo che questa ricostruzione “suona” davvero stonata. Non è ovviamente un giudizio su Roberto (che non conosco) e nemmeno sul suo lavoro in generale, ma solo e soltanto un appunto su quest’articolo.
Una ricostruzione “stonata” in primo luogo perchè cerca di accreditare come una grande verità taciuta e volutamente censurata dai media tradizionali e dal sistema, una semplice ipotesi tra le tante:
“Il sequestro delle due Simona che ieri un messaggio lanciato nel web vuole addirittura assassinate, è strettamente legato al sequestro dei quattro “impiegati” italiani sequestrati in Iraq: Fabrizio Quattrocchi, Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino. Questo sequestro invero rientra in una logica di conflitto le cui parti in causa nessuna inchiesta ha voluto svelare ed i cui motivi sono talmente chiari da avere il ben fondato dubbio che ci sia una generale e pervicace volontà di non lasciarli emergere compiendo una vera e propria scelta di censura.”
Continuando nella lettura l’unico elemento provato che l’articolo cita per legare i due sequestri è il fatto (noto da molto tempo) che Paolo Simeone e Valeria Castellani lavoravano fino all’inizio di gennaio 2004 per “Intersos” il primo e per “Un Ponte per” la seconda. Tutto qui. Poco davvero, a mio parere, per gridare al complotto. Di mio ci potrei aggiungere che non solo Paolo Simeone lavorava nelle stesse ong ma che, di più, ha conosciuto sia Simona Pari che Simona Torretta. Questo ovviamente non può provare assolutamente nulla e rappresenta una base davvero fragile per costruire una teoria almeno plausibile.
Il resto sono ragionamenti e congetture (“la dts…un’azienda americana capace di fatturare cifre altissime”, ma qualcuno ha visto il bilancio della dts?), legittimi fino al punto in cui non si spacciano per verità censurate.
Se si pretende di fare Controinformazione bisogna forse mettere da parte i vizi di certa Informazione.