<%image(machapuchare.jpg|488|650|machapuchare nepal)%>Quota 3.700. Il Machapuchare Base Camp è un “base camp” anomalo. Di qui non parti per la vetta. Il Machapuchare è cosa sacra. Inviolabile. Nessuno può salire. Nessuno ci si è mai seduto sopra del tutto a questa montagna che anche da qui sotto mantiene tutta la sua potenza e quel non so che di eleganza.
Non è male, in fondo, pensare che esiste un posto nel mondo che l’uomo non può vendere, non può comprare, non può sfidare, non può calpestare, non può sfruttare, non può inquinare. Un posto semplicemente da rispettare. Quanti ne esistono di posti così ancora ?
Nel tavolone unico dei lodge, lungo e largo quasi la stanza, dopo una certa quota ci trovi le coperte attaccate di lato e sotto i piedi la sensazione di vuoto.
<%image(zuppa sherpa.jpg|800|600|zuppa sherpa nepal)%>E’ che in effetti il vuoto c’è. Giusto una fossa per infilarci questi lampadoni a cherosene che ti scaldaneranno le gambe. Sempre che non te le strinino. Ma con certe temperature è un rischio accettabile, che qui si cena alle sei con piumino e berrettone, e il fiato lo vedi uscire bene.
La zuppa sherpa d’occasione vale comuqnue tutta la salita.
E domani c’è da prendere d’anticipo il mattino.