In questo articolo del Corriere sulla pirateria cinematografica (segnalato da Massimo) la parola “furto” compare con una frequenza leggermente sospetta.
Quasi quanto nei famosi spot antipirateria dell’industria dell’audiovisivo.
E quando gli articoli assomigliano maledettamente agli spot, l’aria che tira e che tirerà non si prospetta delle migliori.