Appare chiaro agli occhi anche meno maliziosi che Guido Bertolaso ha scelto.
Ha scelto gli strumenti e le pratiche difensive già messi in atto da Silvio Berlusconi nel caso escort. Una partita tutta giocata sui media, in particolare nel campo berlusconiano per eccellenza: la televisione.
Ieri il bagno di folla con la gente immortalato nei tg, oggi la propria verità affidata a quei programmi che arrivano diritti alla pancia del paese come “Mattino 5”.
In questa legittima strategia difensiva della ricostruzione della propria figura pubblica, i particolari diventano insignificanti, le contraddizioni dettagli irrilevanti, le verità modificabili al prossimo giro di intercettazioni.
E così, come le modalità dell’amicizia di Silvio Berlusconi con Noemi Letizia diventarono oggetto di una decina di versioni diverse (alcune comiche, altre tragiche), le verità sugli incontri di Guido Bertolaso con le massaggiatrici del centro fitness di Diego Anemone rischiano di eguagliarne il primato.
Prima versione della settimana scorsa: “Non conosco questa signora (Monica), né ci sono stati mai con lei appuntamenti di qualsiasi genere“.
Seconda versione oggi, rivisitata e corretta : “È una fisioterapista che mi sono ritrovato una sera al centro benessere: ero veramente stanco, stavo passando un momento difficile di tante decisioni e tante responsabilità. Dalle intercettazioni viene fuori in modo chiaro che io con questa Monica non ho fatto nulla di illecito o scorretto“.