Una legge elettorale orrenda, ma un buon “processo” elettorale.
Costoso forse, ma funzionante anche con picchi di votanti del 90%.
E’ quello che ho sempre pensato in questi dieci anni e più di frequentazione dei seggi elettorali italiani.
Al netto dei piccoli casini di ogni elezione in qualche seggio, il sistema che sta dietro al voto italiano è una macchina che funziona bene.
E se pensate ai voti americani con le schede perforate o alle file degli elettori inglesi di queste ore (con affluenza inferiore al 70%), beh ne usciamo decisamente bene.