Tiziano Motti ce l’ha fatta: ha trovato 370 colleghi pronti a firmare la sua dichiarazione scritta al Parlamento Europeo con cui si chiede di istituire un sistema rapido di allerta per oscurare siti pedopornografici o violenti. C’ha fatto anche un sito internet ad hoc.
Nella dichiarazione si chiede, non si sa bene perchè, l’estensione della data retention per i motori di ricerca. In sostanza i motori di ricerca dovrebbero conservare i dati delle ricerche degli utenti per molto tempo. Cosa abbia a che fare con un sistema rapido di allerta bene non si sa. Qualcuno (pare ben informato) dice che i dati che interessino a Motti sono quelli dei “content provider” (youtube etc) e che la dicitura “motori di ricerca” sia stata messa lì per fare un po’ di casino e ottenere attenzione mediatica. Sarà.
Comunque niente di grave perchè a livello europeo una dichiarazione scritta approvata ha poco valore. Utile soprattutto a qualche comunicato stampa dello stesso Motti.