<%image(novellara bandiere referendum.jpg|490|450|novellara bandiere referendum)%>E’ successo che nella bassa reggiana il consigliere di opposizione del Pdl Cristina Fantinati abbia preso molto a cuore la questione della legalità, se così la vogliamo chiamare.
Quindi, dopo una passeggiata per le vie di Novellara, ha imbracciato carta e penna e ha scritto al prefetto, al sindaco e ai vigili urbani (immagine a fianco).
“…su segnalazione di alcuni cittadini, mi sono recata presso Via Biasiotto civico 1, 3 e 8 e ho verificato che i residenti avevano esposto su finestre e balconi bandiere con propaganda elettorale a favore del si’ al referendum di Giugno, pertanto ho segnalato immediatamente alla Polizia Municipale questo illecito. A quanto mi risulta, la legge 212 del 1956 all’art. 6 prevede che a partire dal trentesimo giorno precedente la data fissata per elezioni o referendum, è vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti. Tale norma si riferisce anche alla campagna elettorale per i referendum e la violazione comporta sanzioni amministrative tra 103 € e 1032 €”
In effetti le leggi che regolano la propaganda elettorale in Italia sono molto precise (al centimetro) e molto stringenti. E’ anche vero che vengono disattese il più delle volte e in maniera massiccia dalle stesse forze politiche che poi si autoassolvono e si condonano le multe per i manifesti selvaggi che in tempi elettorali invadono ogni strada di paesi e città.
Ma per salvare le apparenze e la legalità c’è sempre a disposizione via Viscardo Bruno Biasiotto.