Prima gli italiani.
E’ domenica mattina e il conteggio a sabato 29 febbraio ha superato i 1.100 contagiati.
Siamo il terzo paese dopo Cina e Corea del Sud.
Il primo del mondo occidentale.
Perché è successo ?
Un colpo di sfortuna ? Errori ? Impreparazione ?
Probabilmente un gran frullato di tutto questo.
La sorte del focolaio occidentale è toccata al quel quadrilatero di paesini e paesoni di provincia che vivono al limite della grande metropoli tra Lombardia ed Emilia. E’ stato un caso, ma è successo.
Mentre noi tenevamo d’occhio con piglio risoluto le patrie frontiere, il virus di Covid-19 vagava già veloce nella bassa padana.
Ce ne siamo accorti per caso dieci giorni fa, perché un ragazzone grande e grosso che andava sempre di corsa, improvvisamente non aveva più fiato.
Abbiamo attaccato a Mattia M. il numerino di paziente 1, ma le evidenze ormai dicono che era solo l’anello di una catena ben più lunga.
Avevamo schierato i gendarmi con i pennacchi e con le armi, ma quello che ci serviva era una piccola vedetta lombarda.
Il 22 gennaio il Ministero della Salute emette la sua prima circolare operativa (per i medici e gli operatori del servizio sanitario) per la segnalazione di casi sospetti di Covid-19 sul territorio nazionale e identifica tre casistiche.
Nel primo e nel terzo caso i pazienti ammalati con determinati sintomi possono essere segnalati solo se hanno avuto contatti diretti o indiretti con la Cina.
Il punto numero 2 invece chiede di segnalare anche chi “manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un’altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica“.
In sostanza: se avete delle polmoniti che non vi spiegate facciamo il tampone.
Il 27 gennaio il Ministero della Salute emette una circolare per precisare quella del 22 gennaio.
In quei cinque giorni deve essere successo qualcosa. Qualcosa che ha a che fare con il numero di segnalazioni.
Lo si capisce a colpo d’occhio guardando la pagina: tutte le congiunzioni sono sottolineate, come a dire: volete capire che non basta che il paziente abbia la polmonite ! Deve anche avere anche tutte le altre altre condizioni, ovvero contatti diretti o indiretti con la Cina.
E lo si capisce anche dall’elemento principale: il punto 2 è sparito.
Vuol dire: non segnalate casi anomali di polmonite.
Guardavamo un orizzonte lontano, senza prestare attenzione al vicino.
E’ vero siamo in una situazione complicata e mutevole, ma non è stata solo sfortuna.
Ammetterlo è il primo passo per uscirne, questa volta e le prossime, tutti insieme.