Si scopre che i blog di Microsoft in Cina censurano automaticamente i post con all’interno parole pericolosissime : democrazia, diritti umani, dalai lama, libertà, capitalismo….
“This message contains a banned expression, please delete this expression“.
Microsoft ribatte per bocca del suo management che, sì è vero censurano, ma non sono i soli. E poi in fin dei conti se si tolgono quelle poche paroline magiche loro permettono a tanti cinesi di comunicare.
Bene, caro blogger cinese, tocca aguzzare l’ingegno e riscreve questo post per le tue latitudini.
Si scopre che i blog di una nota azienda di Redmond (WA, Stati Uniti), in quella unica nazione che confina con la Corea, invitano cortesemente a non usare termini inappropiati come : governo del popolo, diritti inerenti a mammifero placentato appartenente all’ ordine dei Primati, premio nobel per la pace nel 1989, nome di famosa statua posizionata all’ngresso del porto di New York, sistema economico in cui, tendenzialmente, una mano invisibile tenta di metterlo in quel posto ai meno fortunati.