L’inglese, l’est, il sikh con i capelli sotto il turbante azzurro (che poi se si chiami proprio turbante non lo so), l’Africa, il francese, l’italiano, il dialetto, sperom.
Ci sono solo 4 o 5 facce pallide su questo tram all’ora di chiusura delle fabbriche e degli uffici di una zona industriale. Un pensionato, una ragazza sui trenta, due ragazzetti “equantosiamofichi“.
Proprio i due si danno di gomito a dire “guarda te che circo e quando lo riprendo il tram con sta gente qui.”
Oh sì, è un circo ragazzetti miei.
Peccato che è un gran bel circo. E se ancora non ve ne siete resi conto, questi sono là avanti a voi. Parlano lingue che non conoscete. Vengono da posti che non sapete neanche indicare sulla carta geografica. Sanno l’italiano e anche il vostro dialetto.
E vedrete i loro figli. Saranno insieme ai visi pallidi di buon senso il meglio degli italiani della prossima generazione.
E’ un circo ragazzetti. E non ci sono improvvisati presidenti del Senato o astiose scrittici tosconuiorchesi che tengano. Questo è quello che verrà.
Sarà un circo ragazzetti, ma, fortunatamente, gli animali in estinzione siete voi.
Sperom.