Il 23 settembre del 1985 la camorra ammazzava a 26 anni Giancarlo Siani, un ragazzo coraggioso e un giornalista libero.
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Quasi come se non ci fosse che lui
Credo che qualcosa dica sulla qualità, anche formale, della nostra democrazia il fatto che si sia scelto di consegnare agli aquilani le prime palazzine del progetto governativo C.A.S.E martedì 29 settembre, giorno del 73° compleanno del Presidente del Consiglio.
Tanto più che la ditta altoatesina che ha vinto uno degli appalti, ha già consegnato, in anticipo, le case alla Protezione Civile lo scorso venerdì 18 settembre. Potete vedere gli appartamenti già arredati qui (da bando i tempi per arredarli completamente scadono domani 23 settembre).
Fare rimanere in tenda famiglie intere in attesa che qualcuno soffi sulle candeline forse è troppo anche per la Corea del Nord, dove al massimo per il compleanno di Kim Jong-il si cimentano nel nuoto sincronizzato.
L’inevitabile amore
Il valore della Rete sta anche nel poter dire che nel gran frastuono mediatico della tragedia di Saana la cosa più interessante e utile l’ho letta da Sergio.
I nostri figli vanno a scuola insieme, lavorano assieme, si parlano, si frequentano. È inevitabile che fra di loro nascano relazioni. Per gli uomini e le donne di fede questo mescolarsi è una manifestazione della volontà di Dio. Per altri un fatto inevitabile, naturale.
Quando i socialisti misureranno l’adsl
La certificazione della qualità e della velocità (non quelle strombazzate negli spot) delle adsl italiane è lasciata al buon cuore e alla fantasia degli stessi operatori che ti forniscono il servizio.
Tutto questo cambierà perchè con una delibera del gennaio 2009 l’Autorità delle Comunicazioni ha stabilito che a testare la corretta velocità e qualità della banda larga italiana sarà, d’ora in poi, un ente terzo ed imparziale.
Ente terzo che avrà un anno di tempo (a partire dal 1° ottobre 2009) per fornire i primi dati (ad ottobre 2010)
Quasi dimenticavo l’ente terzo individuato dall’Autorità è la storica Fondazione Ugo Bordoni con il fresco neo-presidente Enrico Manca (i socialisti tendono all’immortalità).
Il Comitato dei Fondatori della Bordoni (in sostanza gli azionisti, quelli che cacciano i soldi per mantenerla in vita e che hanno compiti consultivi) è presieduto dal direttore relazioni esterne ed istituzionali di Fastweb Sergio Scalpelli (già giovane comunista, poi craxiano, azionista del Foglio, assessore con Albertini, ora simpatizzante del PD).
Degli altri 9 fondatori uno è il direttore dei rapporti istituzionali di Tre, un altro è un dirigente di Telecom Italia, un altro ancora è il responsabile relazioni esterne di Wind.
In sintesi: l’arcinota abitudine italiana di chiedere all’oste se il vino è buono.
Internet Mobile: veloci quanto vi pare
La velocità dell’ internet mobile a 7,2 Mbit/s (per intenderci “le chiavette” e altro) viene strombazzata a grandi caratteri nelle promozioni e nelle pubblicità, salvo poi pararsi il posteriore con asterischi e relative note facilmente leggibili al microscopio elettronico.
In Gran Bretagna tra il 1 marzo e il 31 agosto 2009 hanno tenuto d’occhio 3.342 connessioni mobili e il risultato è stato impietoso: velocità media in download di 1.1 Mbit/s contro i 7,2 pubblicizzati. Meno di un quinto.
Le chiavette Vodafone ad esempio si sono fermate a 1,3 Mbit.
In Italia lo stato dell’arte è stato messo nero su bianco dall’Authority per le Comunicazioni che in un rapporto del maggio scorso ha ottenuto questa certezza:
Mediamente la navigazione in modalità HSDPA consente velocità teoriche di 7,2Mbps in download e 2,0Mbps in upload.
Teoriche è la parola magica.
Se il titolista è Rocco Siffredi
<%image(20092009.jpg|1280|960|badanti patata pensionati)%>Il Resto del Carlino è da sempre grande e preziosa risorsa di titoli, per così dire, azzeccati e di titolisti, per così dire, involontariamente sagaci.
Croce e delizia dei sorseggiatori mattutini di cappuccino (che in occasione dei più imprevedibili di questi exploit rischiano il soffocamento da cornetto), ieri il quotidiano di Bologna è entrato a piedi pari sulla delicata questione dell’assistenza domiciliare agli anziani e delle conseguenti gravi implicazioni sociali e familiari titolando:
Badanti: la patata non può essere lasciata ai pensionati.
Nell’immagine qui a fianco (cliccare per ingrandire) la prova fotografica.
Nella savana è difficile trovare il Dalai Lama
Notavo che Richard Gere e la Lancia Delta con l’ultimo spot si sono trasferiti in una meno complicata (diplomaticamente parlando) savana africana.
Si vede che i consigli del Partito Comunista cinese a qualcosa sono serviti.
Domini .it: c’era una volta il fax
Fra dieci giorni, il 28 settembre 2009, si avvia la procedura sincrona anche per la registrazione dei domini .it.
In sostanza: allo scadere del primo decennio del ventunesimo secolo, quarant’anni dopo essere andati sulla luna, circa 25 dopo la prima registrazione di un dominio (symbolics.com registrato il 15 marzo 1985), riusciamo a mandare in pensione il fax per la registrazione di un indirizzo internet.
Sì, avete letto bene: il fax.
Un piccolo passo per l’umanità, un balzo enorme per l’Italia.
Lo stile trentino e lo stile romano
Lorenzo Dellai ha fama di essere uno molto moderato, anche nei toni. Gli stessi che ha usato ieri in questa intervista (audio) per “buttare acqua sul fuoco delle polemiche, perchè le case non sono di Trento o del Governo ma degli abruzzesi“.
Invitato a “Porta a Porta” all’ultimo momento per sedere tra il pubblico, ha gentilmente rifiutato non trovandolo utile a nessuno, tantomeno ai terremotati di Onna e dell’Abruzzo.
Con lo stesso stile sobrio ha partecipato lo scorso 22 agosto alla cerimonia di consegna delle chiavi delle prime vere casette ai terremotati di San Demetrio nei Vestini. Sì, le prime case trentine come quelle di Onna sono state consegnate lo scorso agosto ma con Vespa, Porta a Porta e molti italiani in vacanza e quindi fuorigioco e fuori dai tempi televisivi. (fonte: Il Giornale).
Guido Bertolaso, che non è nè sciocco nè sprovveduto, per placare le polemiche ieri ha parlato di “vittoria del Sistema Italia” e del fatto che la Protezione Civile è un organismo complesso e articolato. Ha ragione. Tanto articolato che che fin dai primi giorni dopo il terremoto del 6 aprile ci sono stati attriti tra la Provincia autonoma di Trento (e il suo settore di protezione civile) e il Governo.
A testimoniarlo, in tempi non sospetti (ovvero a maggio e luglio) è uno che in questi mesi ha fatto avanti e indietro tra il Trentino e l’Abruzzo: don Ivan Maffeis direttore del settimanale diocesano “Vita Trentina”.
Il 6 maggio 2009 ad un mese dal terremoto scrive :
Quest’opera «plurale» (delle istituzioni, imprese chiese ed associazioni trentine) è stata subito affiancata dalla decisione di garantire al più presto il maggior numero di case prefabbricate: la Provincia ha così stanziato 4 milioni di euro per le prime 100, contando di raddoppiarle grazie ai contributi dei cittadini. Questa disponibilità del Trentino ha però incontrato resistenze, che hanno portato la Protezione Civile nazionale a riprogrammare gli interventi e a spostarci dal Comune dell’Aquila (e quindi dalle sue frazioni, Paganica e Coppito). Ci sono stati affidati i paesi di S. Demetrio e di Villa S. Angelo, dove circa 300 persone attendono comunque un’abitazione.
Volevano costruire subito le casette a Paganica e Coppito ma hanno incontrato resistenze e sono stati spostati. Resistenze di chi ? E’ risaputo e documentato che per Paganica e Coppito il Governo e la Protezione Civile Nazionale hanno puntato subito sul progetto C.A.S.E. e non sulle casette.
A luglio don Maffeis viene intervistato per un pezzo da “Famiglia Cristiana”. Nell’articolo si scrive:
La disponibilità trentina e la mobilitazione efficiente ed efficace del governo della Provincia autonoma hanno incontrato tuttavia qualche resistenza nel Governo nazionale, mitigata dalla Protezione civile. Nei primi giorni dopo il sisma vi sono stati attriti tra Berlusconi e gli inviati della Provincia autonoma. Ma a Trento non hanno mai colto la polemica, preferendo il silenzio operoso. Anche quando hanno dovuto spostarsi dal Comune dell’Aquila, cioè da Coppito e da Paganica, dove avevano già costruito le gettate di cemento armato per le nuove case di legno, smantellate con le ruspe per ordine del Governo.
In effetti queste sono le foto dei volontari che predispongono i basamenti di cemento per le casette di Paganica mai realizzate.
Don Maffeis dice (sempre a luglio, non ieri): “La Provincia ha incassato con dignità, un comportamento che non è moneta corrente e che anzi si distingue in un contesto dove furbizia è usare di tutto pur di catturare il consenso“.
E poi cita una frase di don Lorenzo Milani: “Fai strada ai poveri, senza farti strada con i poveri”.
Difficile per tutti, soprattutto di questi tempi.
Mettere il cartello-cappello su Onna
<%image(cartello 1.jpg|300|225|cartello onna)%>Era luglio e questo qui a fianco era il cartello all’ingresso del cantiere delle casette di Onna.
Oltre all’insegna della Croce Rossa, che finanzia le case in legno con i fondi donati dai cittadini nella campagna “Pro Abruzzo”, ci sono i nomi dei dipendenti della Provincia di Trento che si occupano del progetto.
<%image(cartello 2.JPG|293|220|cartello onna settembre casette)%>E’ settembre e questo invece è il cartello all’ingresso del villaggio. Notate differenze ? E’ stato aggiunto qualcosa.
Tutti dobbiamo essere felici del fatto che da domani gli abitanti di Onna avranno una casa, anche se provvisoria, dopo quattro mesi di tenda. Questo non può e non deve essere un motivo per smettere di ricercare la completezza dell’informazione basata su fonti e dati.
post scriptum:
Qui la prova di come le prime vere casette sono state inaugurate il 22 agosto sempre grazie ai trentini, a cui il governo ha un po’ complicato il lavoro.
Qui invece il primo post (domenica 13 settembre) sulle casette di Onna.
Qui sotto alcune ulteriori precisazioni in risposta ad alcuni commenti:1)A finanziare le circa 90 casette di Onna è stata la Croce Rossa Italiana con 5 milioni e 200 mila euro frutto della raccolta fondi Pro Abruzzo. Ovvero sono soldi dei cittadini donati alla Croce Rossa. Lo dice la stessa Croce Rossa qui
2)C’è anche un asilo che è stato in parte finanziato con i fondi raccolti dai telespettatori di Porta a Porta.
3)Il terreno dove sono sorte le casette è stato donato dalla famiglia Pica Alfieri (fonte)
4)Il terreno dove costruire le casette è stato preparato dalle imprese associate alla Confindustria di Trento (fonte)
5)le casette sono state progettate e costruite a cura della Provincia autonoma di Trento (fonte)
6) E’ superfluo sottolineare che c’è differenza tra Stato e Governo. Lo Stato si è adoperato sottoforma di cittadini, provincia autonoma di Trento, Croce Rossa. Mi pare che nel caso delle casette di Onna il Governo c’entri poco.
La playlist di Bersani (non Samuele)
Bersani (come video sotto dimostra) ha cantato a squarciagola prima i Nomadi e poi Bennato (yes, il gatto e la volpe).
Ha poi continuato con un Celentano d’annata (una carezza in un pugno) e accennato Arbore (ma la notte no). Si è poi finito e sfinito con i lai lai lai di Generale.
Gli spin doctor che a suo tempo gli hanno confezionato lo slogan congressuale made in Zocca “un senso a questa storia”, dovranno inventarsene un’altra per recuperare il voto gggiovane.
Profondo nord
<%image(gazzettino razziale.jpg|800|494|gazzettino)%>Questa qua a fianco (cliccare per ingrandire) è la home page del Gazzettino di stamattina.
Avanti così e c’abitueremo a tutto.
Il pestaggio di Venezia è avvenuto in concomitanza con la “Festa dei Popoli Padani” organizzata dalla Lega.
Mentre sul palco si susseguivano i sobri interventi di Maroni, Bossi e tutto il codazzo, pare che sette valorosi e volenterosi padani (molto probabilmente saturi di grappa e d’imbecillità) abbiano deciso di improvvisare una ronda. Infatti prima di pestare il cameriere albanese e di distruggere il locale, hanno espletato le formalità di rito con la perentoria richiesta: “fammi vedere il permesso di soggiorno”.
Abili e arruolati. Qui il video.
Berlusconi e la casette di Onna
La cosa più buffa della passerella abruzzese organizzata da Berlusconi (che verrà officiata in diretta televisiva martedì da Bruno Vespa) è che le casette che andranno ad inaugurare ad Onna non c’entrano niente con il Governo.
Le ha finanziate la Croce Rossa Italiana e le ha progettate e costruite la Provincia Autonoma di Trento.
Ad ulteriore conferma: Onna non figura nell’elenco, pubblicato dalla Protezione Civile, delle aree interessate dal progetto governativo C.A.S.E nè in quelle del progetto M.A.P. (moduli abitativi provvisori).
Di più, le casette il Governo a Onna non ce le voleva proprio.
I salot di scior che fa’ i comunisti
Sottigliezze del bergamasco.
Il titolo viene dal minuto 1.02 dell’anteprima del primo telegiornale in dialetto di Telepadiana.
Oibò, come sottotitoli dimostrano, avevano un certa difficoltà a tradurre “salotti radical-chic“.
Come la vecchia rubrica di Cuore: niente resterà impunito.
La maga dei numeri di Arcore
Da qualche giorno il nonnino 73enne arrapato che nel tempo libero fa il Presidente del Consiglio, sventola in lungo in largo il fatto che lui agli italiani piace così. Lo dimostrano i sondaggi: il 68,6% degli italiani ha fiducia in lui.
Non lo metto in dubbio. Magari è pure il 70, così facciamo cifra tonda.
“I sondaggi” sono in verità “il sondaggio”, quello della fedelissima Alessandra Ghisleri di Euromedia che sarà, come si dice in giro, bravissima e puntigliosa, ma che la domanda del sondaggione in questione l’ha confezionata così:
Domanda : Quanta fiducia Le ispira….
Risposta: …il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: 68.6%
Carletto quanto ti piace il gelato ? Molto ? Abbastanza ? Poco ? Ti fa schifo ? Uhmm no mamma, direi un 68,6% !
Meglio comandare ? Pare di no.
Alla luce di quanto accaduto in questi mesi e dei freschi verbali del fedele Tarantini, abbiamo qualche indizio in più per decifrare quell’oscuro documento che Berlusconi sventolò davanti ai giornalisti l’anno scorso.
Non infastidire il conducente
Il sistema televisivo nostrano, fossilizzato dal potere politico, ha partorito un paradosso galattico : le redazioni dei telegiornali, più ricche di budget e organici di qualsiasi altro media, non producono nemmeno un briciolo di giornalismo d’inchiesta (forse nemmeno più giornalismo in senso proprio).
Rimangono piccole oasi (Report o Presa Diretta) in mezzo ad un deserto di veline e servilismo.
Esportare Federico Moccia
<%image(lucchetti moccia.jpg|800|600|moccia lucchetti praga)%> La cultura italiana fa breccia in Europa. (Praga – esterno giorno)
(cliccare sulla immagine per ingrandirla)
A mostrar le chiappe chiare
Virgolettato Silvio Berlusconi, presidente del consiglio, 7 agosto 2009:
“Oggi abbiamo tutte le spiaggie italiane colme di gente“.
7 agosto 2009. Assobalneari, associazione che riunisce gli imprenditori balneari, chiede chiede un tavolo con il Governo: le presenze rilevate a giugno e luglio negli stabilimenti balneari italiani mostrano rispetto lo stesso periodo dello scorso anno mediamente un calo del 30%.
News Sharing analogico
Io l’anno scorso scherzavo.
Qualcuno oggi pare di no.
L’editore intenzionato a punire chi favorisce la lettura del giornale a scrocco è quello, tra le altre cose, del “Resto del Carlino“, quotidiano che in questi decenni tanti argomenti ha regalato alle mitologiche chiacchere da bar.