Alla macchia

Mi sono un po’ dato in questo periodo, ma per quelli che magari si sono affezionati (direi incredibilmente) a queste pagine, posso assicurare che torno presto.

I conti in tasca al referendum

Visto che in Italia “notizie” e “fatti” spesso sono gemelli separati alla nascita, forse è utile ricordare qualcosa sul tema: referendum, costi e risparmi con l’election day.

L’origine della cifra che si risparmierebbe con l’accorpamento di referendum ed elezioni europee viene da questo articolo pubblicato a fine febbraio su lavoce.info a cura di Davide Baldi e Giovanni Soggia.

Proprio quest’ultimo si è poi un filo indispettito per l’uso disinvolto delle cifre che lui stesso ha contribuito a stimare.

Per il ministro dell’interno Maroni invece la cifra che si risparmierebbe con l’accorpamento del referendum è diversa (ma alla fine neanche tanto): 173 milioni.

Con l’accoppiamento di referendum e ballottaggi delle amministrative lavoce.info ha stimato la nuova lista di spese.

Senza prezzo di riserva

L’anno prossimo Ebay metterà in vendita (o con la quotazione in borsa o con cessione totale diretta) Skype comprato a suon di miliardi di dollari solo 3 anni e mezzo fa.

Per essere coerenti fino in fondo con il proprio business forse bastava una paginetta su Ebay. E buona asta.

Volontari vip

In mezzo ai grandi disastri c’è sempre qualche atto di sciacallaggio.

Per intenderci, quelli che entrano nelle case e si portano via, ad esempio, la televisione.

Poi ci sono quelli che in mezzo ai grandi disastri invece si portano dietro la televisione.

Decidete voi cos’è peggio guardando il finale di questo servizio del TG2 di oggi. (il link non è più attivo, comunque il volontario vip, in giacca e lupetto, era Emanuele Filiberto di Savoia).

Gnocca, cellulari e asterischi

Passano gli anni ma gli operatori di telefonia mobile italiani non sembrano voler abbandonare le formule “vincenti”: quintali di gnocca negli spot e abbondanza clausole da asterisco nei contratti.

Si prende l’ultima offerta “3Power” di Tre e il relativo prospetto informativo con alcune cervellotiche clausole:

traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, inferiore al 60% del traffico totale uscente

il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 5% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese.

L’annusa terremoti

Ora, io non so e non posso sapere se l’apparecchio costruito dal signor Gioacchino Gianpaolo Giuliani sia o no in grado di “prevedere” o forse solo “annusare” un terremoto.

Però per stare ai fatti:

1) Gianpaolo Giuliani è “un collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino”. Tutto quello che fa sui terremoti, lo fa nel suo tempo libero. La storia della scienza comunque ha visto in passato invenzioni o scoperte importanti fatte da semplici appassionati.

2) Il terremoto che aveva previsto, doveva esserci una settimana fa e nella zona di Sulmona. Tenere centinaia di migliaia di persone in allarme, nel panico, a dormire in stadi e tendopoli per una o più settimane in attesa di una scossa forse ad oggi non è la strada migliore per salvare delle vite.

3) Nelle interviste video che si possono trovare su Youtube, lo stesso Giuliani prevedeva che lo sciame sismico che interessava la zona si sarebbe esaurito a fine marzo.

4) Gianpaolo Giuliani è sicuramente in buona fede, però la buona fede a volte non basta.

Al bar sport mondiale

Ho provato questo Spy, una specie di “cosa si dice in giro” sui i social network del globo (twitter, FriendFeed etc).

Si sceglie una parola chiave e compaiono le chiacchere di questa specie di bar sport planetario.

Beh, la parola che ho scelto io è Berlusconi.

Tanto per vedere l’effetto che fa.

Fammi la faccia più cattiva

<%image(g8london.png|399|301|g8 londra rbs)%>In questo momento a Londra ci sono 4 coglioni (non quattro per modo di dire, proprio quattro) che rompono una vetrina di RBS (Royal Bank of Scotland) a favore di circa 150 fotoreporter. (cliccare nell’immagine a lato).

Reggio Emilia, il nuovo che avanza(vamo)

Saranno elezioni affollate quelle del prossimo giugno per la conquista del Comune di Reggio Emilia perchè da ieri al sindaco democratico e uscente Graziano Delrio, al candidato del PDL, a quello della Lega, a quello dei Grillini, si è aggiunta Antonella Spaggiari già sindaco DS e poi Ulivista dal 1991 a 2004 (13 anni).

Chi la candida ? Due liste civiche di cui una fondata e presieduta dal suo compagno Uris Cantarelli. Più il sostegno dell’UDC.

Quell’Uris Cantarelli che ai tempi della compagna-sindaco Antonella Spaggiari guidava la municipalizzata di gas e acqua AGAC, oggi azionista forte di Enia in procinto di fondersi con Iride.

Nei cinque anni di pausa da sindaco Antonella Spaggiari non si è presa una vacanza dal potere. Nel 2004, a fine mandato, si è fatta eleggere alla guida della potente fondazione bancaria Manodori grazie anche all’appoggio della Curia e dell’ex senatore dc Franco Bonferroni (già passato per Tangentopoli, poi nell’inchiesta De Magistris).

Bonferroni, nominato nel 2005 nel consiglio di amministrazione di Finmeccanica dal governo Berlusconi, ha una consorte che è entrata nel consiglio di amministrazione di un ente a caso. Quale ? La Fondazione Manodori.

Poi uno si lamenta di Mastella.

Google licenzia, con il suo stile, ma licenzia

Sono sempre stato molto laico nei confronti di Google.

Un’azienda anche se “illuminata” resta sempre un’azienda. (ehi sì, voi là in fondo che avete un Mac, dico a voi).

Ieri Google ha annunciato che lascerà a casa 200 dipendenti.

L’ha fatto con il suo stile, però ecco magari sarei stato un po’ più franco con il titolo, perchè quel “changes” assomiglia tanto allo stile delle altre aziende, quelle meno illuminate e un po’ paracule.

C’è crisi, non è colpa solo del lunedì

<%image(italy industrial output.png|493|250|italia produzione industriale)%> Va bene. Spariamo dosi massicce di ottimismo nel sistema nervoso mediatico come vuole il capo. Sballiamoci di euforia per l’ultimo reality. Ricacciamo la tristezza a colpi di canzonette.

Ogni tanto però diamo una guardatina fuori dalla finestra catodica e magari ci ritroviamo con dei grafici così.

Che se non sta bene farli vedere in prima serata al tg2, almeno in Rete.

(via Bricke)

Scusate, ero fuori a vedere l’agonia del PD

Niente post in questa ultima settimana perchè impegnato in altre mille cose, tra le quali scoprire che anche in un piccolo paese emiliano il Partito Democratico è riuscito ad incasinare tutto.

Per seguire e appassionarvi a questa piccola dinasty emiliana vi servono però alcune informazioni sui protagonisti:

Pierlugi Saccardi : vicepresidente della provincia di Reggio Emilia (ex dc, ex margherita)
Marco Barbieri : consigliere regionale dell’Emilia Romagna (ex dc, ex margherita)
Mauro Bigi : imprenditore, candidato sindaco ed ex presidente della Fondazione bancaria Manodori azionista di Unicredit. Vincente alle primarie con il 50,86%.
Nicoletta Montecchi: attuale vicesindaco
Devid Sassi : attuale assessore all’ambiente.
Enrico Foroni : ex segretario dei DS
Walter Fontanelli: storico militante del partito comunista (diciamo il Peppone di Guareschi)

Carlucci e le lobbies (e poi la finisco)

Pare, come si diceva, che l’onorevole Carlucci abbia davvero poco, pochissimo tempo o che sia molto aperta ai suggerimenti altrui. Basta controllare i file di word presenti sul suo blog.

Prendete ad esempio il documento “<%media(una-legislatura-per-lo-spettacolo.doc|Una legislatura per lo spettacolo e le arti)%>“: i soli metadati non visibili ad occhio nudo indicano come autore l’ Anec ovvero la “Associazione nazionale esercenti cinema”.

Porta invece finalmente la firma della Carlucci <%media(testimonianza-mazzone-per-oncarlucci.doc|questo file di Word.)%> E’ la testimonianza di Giovanni Mazzone che “scagiona” Gabriella Carlucci in uno degli episodi della saga “Carlucci contro la Municipale“.

(il bello è che nel testo del post la Carlucci smentisce il testimone perchè dice “Per mia fortuna ero in macchina con un amico” mentre nella “autodichiarazione” Mazzone afferma: “mi trovavo a conversare telefonicamente con la sig.ra Gabriella Carlucci, la quale ad un certo punto mi avvisava di restare in linea in quanto veniva fermata dalla Polizia Municipale.”)

Gabriella Carlucci, Lacordaire, Univideo

L’onorevole Gabriella Carlucci deve avere davvero poco tempo a disposizione perchè anche la <%media(relazione-introduttiva.doc|relazione introduttiva)%> alla legge 2195 presentata alla Camera con titolo “Internet, territorio della libertà e dei doveri” se l’è fatta dettare dal presidente di Univideo Davide Rossi.

A dimostrarlo oltre ai soliti metadati anche l’analisi del testo.

Davide Rossi è infatti affezionato alle citazioni di Jean-Baptiste Henri Lacordaire come dimostra questo video (minuto 3.40). Citazione che rimastica e si gioca anche nel testo della relazione: “la libertà rende schiavi e le leggi rendono liberi“.

Davide Rossi è poi un accanito denigratore di Wikipedia e dell’anonimato: “chi metti i post su wikipedia sappiamo vagamente chi è. Però noi vorremmo saperlo con nome e cognome, per sapere chi ha pubblicato una cosa o un’altra“.

Ecco noi magari ci accontenteremmo di sapere chi firma veramente una legge o un’altra.

E grazie a internet oggi lo sappiamo.

Carlucci: la casella postale di Univideo

L’onorevole Gabriella Carlucci è l’ennesima vittima di un analfabetismo informatico senza ritorno, che ignora che i file .doc di word o anche i pdf contengono dei metadati che indicano autore e altre informazioni “non visibili” ma facilmente ricavabili.

La Carlucci quindi allegramente pubblica sul suo blog la proposta di legge per regolamentare internet, senza accorgersi che in quel file c’è la firma del vero estensore del testo ovvero Davide Rossi di Univideo.

Uno che pensa e dice cose abbastanza atroci.

Ora, che le lobbies dettassero le leggi già lo sapevamo, ma che le battessero anche al computer ci sembrava troppo.

(via mante)

Ormai tutto il mondo è Carlino

Quando stamattina sono passato davanti all’edicola e ho visto lo “strillo” del Resto del Carlino (in gergo le locandine con la notizia del giorno di ogni giornale) ho pensato che, sì insomma, il Carlino è sempre il Carlino.

Poi 2 minuti fa apro Corriere.it ed in home page c’è lei, la notizia del giorno.