L’iPhone sul tetto del mondo (video)

Nel video qua sotto (dedicato ai tanti fedeli di Cupertino e dintorni) l’ iPhone che funziona a 7.200 metri (più su non siamo andati).

Era uno degli appigli tecnologici che ci siamo portati lassù in Tibet e Himalaya.

Non c’era una gran copertura.

Fatalità, tua nonna

Nell’argomento c’ero incappato un paio d’anni fa documentandomi per un articolo su Punto Informatico.

Per chi non lo sapesse in Italia dovrebbe esistere per legge “l’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica“, strumento che censisce lo stato e la sicurezza di tutte le sedi scolastiche italiane.

Ad oggi (novembre 2008) l’anagrafe scolastica non è ancora stata completata.

La legge è del 1996. (sì avete letto bene, non è un refuso)

Sono passati 12 anni, in cui Silvio Berlusconi è stato Presidente del Consiglio per circa 6.

Nelle finanziarie 2005 e 2006 i fondi stanziati per la sicurezza scolastica sono stati pari a 0 euro.

Quelle finanziarie sono state elaborate dal governo presieduto da Silvio Berlusconi.

Se permetti, fatalità, tua nonna.

Se fossi qui

Se tu fossi qui, credo non ti piacerebbe la piega che ha preso questo paese.

Se tu fossi qui, credo che ti incazzeresti ancora parecchio per le cose che si vedono e per quelle che si sentono.

Se tu fossi qui però, credo che godresti un sacco a sentire i discorsi di Obama o a vedere che in giro c’è comunque un sacco di brava gente.

Se tu fossi qui.

Non si può, però non sarebbe male.

Ida Maria e il pantone

La sinestesia è la capacità di mischiare i sensi.

A Ida Maria, brava ragazzotta norvegese che da qualche mese va molto forte in UK, pare l’abbiano diagnosticata da bambina.

Riesce ad abbinare suoni e colori.

Chissà che tavolozza visualizzava alla fine di questo concerto.

Sei ladro anche se fai l’investment banker

Standing ovation per Francesco Greco che nella sua requisitoria al processo Parmalat ebbe a dire:

Tuttavia, nel ridurre la complessità a capi di imputazione siamo soliti ricorrere alle figure classiche del diritto penale, per le quali uno che ruba è un ladro, uno che truffa è un truffatore e uno che falsifica è un falsario. Mi scuso se tale operazione non tiene conto dei trucchi da saltimbanco che la finanza ha creato”

Facebook o un libro di ritratti

<%image(facebook repubblica.jpg|677|472|facebook repubblica)%>Capisco che Facebook oggi vada forte sulla stampa e che le notizie con la parolina magica collezionino più click. Però magari mettiamoci un limite, perchè con l’articolo di Repubblica.it stiamo cominciando a sfidare il buonsenso. E non solo quello.

(per ingrandire immagine cliccarci sopra)

Basse insinuazioni

Non so voi, ma per me la parte più perfida ed inverosimile dell’articolo dell’Espresso sul ministro Renato Brunetta è lì all’inizio:

La prima immagine di Renato Brunetta impressa nella memoria di un suo collega è quella di un giovane docente inginocchiato tra i cespugli del giardino dell’università a fare razzia di lumache.

Sì, c’è proprio scritto “inginocchiato”.

Piratare Giuliano Ferrara

L’iniziativa proposta da Francesco Costa di condividere gli abbonamenti ai quotidiani e riviste in pdf è stata fermata sul nascere dai 14 avvocati del Foglio di Giuliano Ferrara. Numero di avvocati che si stima pareggi il conto dei lettori del Foglio.

Francesco ha deciso di fermarsi. Peccato però, perchè già vedevo la pubblicità antipirateria in stile cinematografico:

nella vita reale non ruberesti mai un auto, non ruberesti mai una borsa, non ruberesti mai una televisione… che minchia te ne fai di Giuliano Ferrara ?

Comunque Giuliano nostro è fortunato: i baristi italiani manco sanno cos’è il Foglio e non lo comprano. In caso contrario agli avvocati sarebbe toccato un giro lungo lungo, diffida alla mano, in tutti i bar italiani in cui, come si sa, dalla notte dei tempi i giornali si leggono a sbafo o se volete “si fa newsharing“.

Il buco nel motore di ricerca Microsoft

Per finire in testa alle ricerche di Google un sito deve essere fatto come dio comanda, avere popolarità, dedicargli tempo e risorse.

Per finire in testa alle ricerche di Msn (il motore di ricerca di Microsoft) pare proprio che bastino un paio di mesi, una sola scarna paginetta in html, nessuna popolarità e un trucchetto che Chris Rempel e Dave Kelly dicono di aver scovato e che hanno ribatezzato “ultimate search engine loophole“.

Ora i due (cosa un filo sospetta) da qualche giorno si sono messi a vendere e diffondere in Rete il trucchetto per un centinaio di dollari.

Però ho verificato sommariamente e sembra che il “buco” nel sistema di MSN ci sia davvero.

Le ricerche con termini (molto remunerativi) come “low mortgage” e “poor credit rating” restituiscono in prima posizione i siti di Rempel e Kelly ovvero una scarna e inutile paginetta registrata a metà agosto 2008 che invece Google ignora del tutto e neanche indicizzata.

Poi ci si domanda perchè Google è quasi monopolista.

You, no America

da Macchianera:

Wake up, gente. Quit Obaming. You, no America.

.. you NO America. You and me very orgoglioni in country where King Porco rules, cocksucker is minister, old Punchinello is president, Neanderthal Man is Ministro delle Riforme, wealthy bamboccione is chief of the opposition, and the peggio sleeve of shameless sons of puttana sits in Mediobanca. And most of all, you and me stay in country where Gigi D’Alessio is number one.

Dentro i computer di Obama e McCain

Newsweek pubblica oggi la storia di una presunta intrusione (avvenuta quest’estate) nei computer della campagna di Obama e McCain.

Principali sospetti dell’FBI ? Cinesi e russi.

Tutto lo spam per Obama

Il fenomeno Obama è cosi vasto e globale che anche lo spam si adegua.

Secondo Sophos oggi il 60% delle mail spazzatura ha riguardato Obama.

Segnalati diversi tentativi di phishing.

Il mago Otelma della politica

Non credo che gli Usa siano pronti a una presidenza di Obama, non fosse altro perché è un nero, un afro-americano“.

(Gianfranco Fini, 7 marzo 2008)

Il finale di Obama

Per questo lungo filmone americano che è stato il viaggio di Barack Obama verso la presidenza degli Stati Uniti abbiamo oggi bisogno di un bel finale. Quei finali che ti ritrovi a sorridere anche quando il film è finito da un pezzo.

Ma se disgraziatamente (parecchio disgraziatamente) quel finale non dovesse arrivare c’è la consapevolezza che questo viaggio ha già cambiato l’America e con lei il mondo.

Barack Obama è riuscito a riportare una generazione a coltivare la speranza e fiducia negli strumenti della politica. Ha segnato la strada di una nuova comunicazione politica e soprattutto ha sconvolto le abitudini perverse del finanziamento della politica americana.

Dateci un bel finale. Ne abbiamo bisogno. Oggi più che mai.

Curarli a casa loro

A Medici Senza Frontiere non sarà più permesso assistere i migranti che sbarcano sul molo di Lampedusa.

Il ministro Maroni (o un sottosegretario a scelta) ci spiegherà che si tratta solo di razionalizzare , di ottimizzare, di migliorare.

Più semplicemente quelli di MSF, per quello che scrivono ma soprattutto per quello che fanno, stanno gloriosamente sulle balle alla destra italiana che li voleva fuori da Lampedusa già nel 2004.

Manco gli avessero chiesto di Ambrosoli

Del fatto che Giulio Andreotti da anni giri le televisioni intervistato e riverito, quasi me ne sono fatto una ragione (ho detto quasi). Ma confesso: se c’è da versare il doppio del canone per vederlo passare a miglior vita dopo una domanda di Gigi Marzullo , io – sappiatelo – ci sto.

Tremonti defacement

Il defacement del sito di Giulio Tremonti è in pratica un mezzo favore.

Almeno qualcuno lo aggiornato e visitato.

Come prassi per molti siti onorevoli sul sito del ministro non si vedeva una aggiunta di virgola da maggio.

Goma, nord Kivu, pianeta terra

Con un grande e ammirevole sforzo quelli del Vis sono riusciti a far passare su giornali e tv italiane le atrocità dimenticate del Nord Kivu.

Tragedia che scorderemo tra un paio di giorni, impegnati come saremo a parlare al cellulare infarcito di columbite-tantalite dell’ultimo sbarco di clandestini a Lampedusa.

(grazie ad andrea per la segnalazione)