Sanremo 2008

Mi sa che il titolo della canzone che Antonio Ciacci (Little Tony) porta a San Remo è da prendere come una minaccia.

E con questo, anche quest’anno il post su Sanremo è fatto. E non se ne parli più.

Il mio regno per una slitta

Una di quelle abitudini/malattie-croniche che mi sono rimaste dall’infanzia sono le camminate sotto la neve. Meglio se notturne. Come adesso. Quando tutto è ancora intatto.

Con l’età adulta c’ho aggiunto solo la macchina fotografica. La testa è rimasta quella del cinno.

<%image(luceneve.jpg|450|600|luce neve)%> <%image(neve lampione.jpg|450|600|neve lampione)%> <%image(neve segnaletica.jpg|450|600|neve segnaletica)%> <%image(nevicato sfocato.jpg|800|600|nevica sfocato)%>

Fatiche e fatiche

<%image(cusna neve salita.jpg|525|700|cusna salita neve)%>Ieri, mentre salivo e la gamba affondava nella neve sulla “montagna di casa”, intorno c’era molto silenzio.

Con quel po’ di neuroni non impegnati a mettere il piede al posto giusto e calcolare l’arrivo in crinale, valutavo la differenza con il negozio di giocattoli la mattina di due giorni prima.

<%image(vallestrina neve.jpg|800|600|vallestrina neve)%>E mi è venuta voglia, dall’anno prossimo, di festeggiare Santo Stefano.

(Come sempre cliccare sulle foto per ingrandirle)

Quei bravi ragazzi

Quei bravi ragazzi” di Claudio Fava è un colpo dritto allo stomaco (e alla testa) di chi ancora si porta dietro la speranza di stare dalla parte dei buoni.

Lettura non proprio natalizia, ma consigliata.

C’è posta da Babbo Natale (2007)

Una versione da scaricare e stampare, da leggere o da bruciare nel camino, la trovate anche <%media(Racconto Natale 2007.doc|qui)%>

Carissimi bambini ma sopratutto carissime bambine,

Sono Babbo Natale.

Lo so. Siete spiazzati.

In un mondo che gira dalla parte giusta voi dovreste scrivere le letterine a me. Non il contrario.

Ma ammetterete che se l’umanità affida qualche migliaio di testate atomiche (e il suo destino) a due cervelli fini come Bush e Putin, tanto dalla parte giusta il mondo non gira. E da parecchio.

Quindi questa volta rassegnatevi. Io scrivo e voi leggete.

Vi scrivo per chiarire una volta per tutte alcune, annose, questioni.

Capitolo:richiesta di pace e serenità per tutto il mondo

Bambini,cerchiamo di capirci, immagino che sia bello chiedere a Santa Claus per Natale, pace e serenità per tutto il mondo e che a voi costi poco (meno della Playstation), ma io sto al Polo Nord e avete mai sentito che il Polo Nord abbia dichiarato guerra a qualcuno o esportato la democrazia in Iraq ? Quindi bambini facciamo che dall’anno prossimo “pace e serenità per tutto il mondo” li chiedete direttamente all’Onu.

Capitolo: felicità a tutti i bambini del mondo

Anche qui, altra lodevole iniziativa di cui, bambini, vi rendo merito. L’unico appunto è l’incompatibilità della presenza, nella stessa letterina, della richiesta dell’ultimo modello delle Winx. Almeno che dalla felicità globale dell’infanzia non si escludano i bambini cinesi e quelli del sudest asiatico.

Capitolo:ma le leggi tutte le letterine ?

Si certo. Le letterine le leggo tutte. Come leggo tutte le email che pubblicizzano il viagra e l’estensione naturale del pene. Vengono escluse, per principio, solo le letterine in cui “anche” è scritto con la kappa (anke) oppure redatte in versione sms (cr bn qst vgl ..) . Sapete com’è, sono della vecchia scuola.

Capitolo:babbo natale rampicante

Vi avverto bambini che le nuove disposizioni, qui al Polo Nord, prevedono che se notassi al vostro balcone una copia di babbo natale rampicante, sareste esclusi dalle liste dei regali per i prossimi 5 anni. Se il babbo natale in questione è gonfiabile l’esclusione passa ad anni 10.

Capitolo:se chiedo il regalo a Gesù Bambino è lo stesso ?”.

Sì. fa lo stesso. La sua email ha l’inoltro automatico sulla mia.

Capitolo:vorrei in regalo tanti soldi per me e per i miei amici

No bambini, per quelle cose lì non dovete mandare letterine a Babbo Natale. Dovete scrivere un emendamento alla finanziaria.

Capitolo:ti lascio i dolcetti e il bicchiere di latte ?

Si vanno benissimo. Magari se c’aggiungete una bottiglia di grappa, va pure meglio.

Ecco, queste erano alcune delle tante cosette che volevo raccontarvi.

Ma, in verità, la cosa che mi premeva di più dirvi con questa letterina, cari bambini e care bambine, è questa: io esisto.

Anche se un giorno vi diranno che Babbo Natale è solo una tradizione e quello era papà travestito da imbecille.

Anche se un giorno vi diranno che è solo un modo per far girare l’economia e le tredicesime.

Anche se un giorno mi beccherete in un cesso pubblico che faccio pipì e rutto.

Ricordatevelo : io esisto.

Ed esisterò, finchè ogni 25 dicembre continuerete a svegliarvi alla mattina con l’innocenza dei vostri otto anni.

Se poi ci riuscite anche gli altri 364 giorni, meglio per voi.

Siate felici.

Con affetto,
Babbo Natale

Seconda finanziaria a sinistra

In questi anni, con tutte queste di “finanziarie di svolta“, non vorrei che alla fine avessimo girato in tondo.

Apri gli occhi

In uno sprazzo di razionalismo assoluto, ieri la supplente di matematica di Alice (seconda elementare) ha pensato di insistere per bene sulla assoluta inesistenza di Santa Lucia. Il conseguente, colossale, perenne imbronciamento, ve lo lascio immaginare.

Ora, mi aspetto da un giorno all’altro che nell’impeto di aprire gli occhi ad una bambina di sette anni si passi direttamente a svelare che:

1) non esistono gli angioletti, si finisce direttamente tutti a concimare il terreno, con i vermi, per l’eternità.

2) le stelle cadenti sono solo elementi di sciami meteorici che bruciano a contatto con l’atmosfera terrestre e quindi esprimere desideri non serve proprio a niente.

3) “gli stipendi degli insegnanti italiani devono essere parificati a quelli dei colleghi europei” è solo una vecchia battuta di un film di Alvaro Vitali.

Come foglie al vento

Ignoravo l’esistenza, fino a due minuti fa, del sottosegratario alla difesa Marco Verzaschi.

Esiste la presunzione di innocenza, il primo grado, la cassazione, il giudizio divino, eccetera eccetera eccetera. Però, solo a leggere la sua pagina su Wikipedia, m’è venuta l’orticaria.

1986 : consigliere comunale a Roma per la Democrazia Cristiana e poi nel consiglio d’amministrazione della municipalizzata nella nettezza urbana, l’Amnu.

1995: eletto consigliere della regione Lazio per Forza Italia di cui divenne poi anche segretario comunale a Roma.

2000: riconfermato consigliere regionale nel 2000, durante l’amministrazione guidata da Francesco Storace fu assessore all’ambiente (2000-2002) ed alla sanità (2002-2005).

2005: Riconfermato per la terza volta come consigliere, dopo le elezioni regionali nel luglio dello stesso anno Verzaschi passò da Forza Italia all’UDEUR.

2006: candidato alla Camera con la lista dell’UDEUR, non è risultato eletto. Dal 18 maggio del 2006 fa parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario alla Difesa.

Immaginazione per immaginazione

Leggevo Sofri (quello giovane) sulla faccenda di Daniele Luttazzi :

..che una volta si sia superato il tic per cui a Luttazzi dovrebbe essere concesso uno status speciale nel mondo, si immagini Giannelli disegnare domani in prima pagina sul Corriere una vignetta in cui il vicedirettore del Corriere sodomizza una delle commentatrici del Corriere, e lei dice “dai, che divento caposervizio!”.

Usando gli stessi pesi e le stesse misure usati de La7 con Luttazzi, immaginazione per immaginazione, Luca dovrebbe essere cacciato a pedate da collaboratore del gruppo Rcs avendo leso la dignità di almeno uno dei vicedirettori del Corriere. O no ?

ps:non sono un fans sfegatato di Daniele Luttazzi.

E-nup

Sono un po’ stupito nel non trovare ancora, nei quotidiani online nostrani, la storia del contratto pre-matrimoniale per il televisore al plasma (o per qualche altro gadget elettronico) che va proponendo la filiale inglese di Pixmania. Roba del genere di solito va via come il pane.

Possibili variazioni sul tema del titolista:

Se la coppia scoppia il tv lcd chi se lo tiene ?
La guerra (digitale) dei Roses
L’ipod è mio e me lo tengo io

La luce in fondo al tunnel

In questo paese dove tira aria di crisi appena ti muovi, dove l’etica si fa mimetica, dove la cronaca nera impazza e l’informazione rimesta dove può, in questo paese – dicevo – si intravedono oggi segnali inaspettati di speranza e riscatto civile. Mi pare infatti che il numero di Babbi Natale rampicanti appesi ai balconi sia in rapido declino. O no ?

In sintesi

Stanotte ritornando a casa c’è un cielo che merita cinque minuti.

A naso in su.

Questo soldino a chi lo do ?

Gli avvocati finanziano in maggioranza il partito democratico mentre i petrolieri inondano di dollari i repubblicani. Il settore tv-musica-film sta con i democratici, quello dei “general contractors” con i repubblicani.

E i pensionati ? Beh i pensionati danno un sacco di soldi a tutti e due.

Le lobby americane finanziano le elezioni così.

Come votano i canguri

Mentre Vuolter e l’omino che moltiplica i pani ma soprattutto i partiti discutono di legge elettorale, io davo un’occhiata ai risultati delle elezioni federali australiane.

Questa è la lunga lista dei partiti a livello nazionale e locale.

Questi invece sono i brevi risultati.

Poi c’è da dire che votano con un metodo curioso ma interessante. E’ un sistema a collegi uninominali dove l’elettore fa una vera e propria classifica dei vari candidati.

Sei un elettore di Rifondazione ?
Metti un 1 di fianco al candidato di Rifondazione.
Poi diciamo che non ti dispiace il candidato dei Verdi ?
Allora gli metti un bel 2 nella casellina
Poi c’è il candidato del Partito Demcocratico che non è male e poi è il favorito ? Piazzaci il numero 3.
Piuttosto che votare Berlusconi voteresti Udc ?
Numero 4 a Casini.

Insomma avete capito.

A questo punto i voti di chi arriva ultimo vengono presi e si guarda chi c’è al numero 2 di queste schede e questi voti vengono assegnati ai rispettivi candidati.

Se nessuno ha ancora raggiunto la maggioranza assoluta si continua con il penultimo classificato. E così via.

E’ un sistema che c’ha un po’ di doppio turno francese, qualche cosa dell’uninominale inglese, forse basterebbe una spruzzatina di proporzionale tedesco e piacerebbe a tutti.

Utile, non lo so. Ma divertente, ah quello sì.

E vinca il peggiore

Ho aperto Blogbabel e noto che i concorsini a premi (vabbè se volete chiamiamoli contest) per tirare su un po’ di link e di attenzione, dilagano.

Di questo passo, nel giro sei mesi/un anno, ci dobbiamo forse aspettare qualcuno che mette in palio un rene ?

L’italia.it lascia il segno. Lo lascia proprio.

<%image(logo italia lungo.jpg|170|58|italia.it logo)%>Leggo che il nuovo “Comitato Tecnico Consultivo” dell’Enit nella sua prima riunione avrebbe deciso di abbandonare il famoso cetriolone, logo del fu Italia.it e presentato con lodi sperticate lo scorso 21 febbraio 2007 (il video della conferenza stampa oggi è un pezzo comico straordinario).

Pare si torni a vent’anni fa al netto degli 80.000 (?) euro presi dall’agenzia Landor.

E perchè non proprio tutto tutto finisca sulle spalle dell’ex ministro Stanca io trasmetterei ai posteri l’immagine qua sotto.<%image(rutelli logo italia.jpg|130|172|rutelli italia.it logo)%>