La faccia come il lato b

Un attimo fa dicevo che Mastella è il giornalista meglio pagato d’Italia, adesso pare sia anche quello più stakanovista:

Il segretario è un giornalista professionista che contribuisce quotidianamente all’indirizzo politico della nostra testata pubblicando numerosi articoli. Il corrispettivo di 40 mila euro, regolarmente fatturato, ha costituito quasi un atto simbolico rispetto alla sua dedizione al lavoro

L’articolo di Marco Lillo è qui.

Mastella: il giornalista meglio pagato d’Italia

Domani con l’Espresso un’inchiesta a firma di Marco Lillo sui conti del quotidiano di “casa MastellaIl Campanile Nuovo. Quotidiano che prende come finanziamento pubblico 1 milione e 331.000 euro.

Alessandro Giglioli (via Massimo) anticipa qualche cifra, come i 14.000 euro spesi per i torroncini di Benevento, che diciamocelo, sono una trovata geniale.

La cifra però che trovo più interessante è un’altra : i 40.000 euro percepiti da Clemente Mastella come collaboratore del quotidiano.

Il bello è che “il Campanile Nuovo” ha un archivio online da cui è possibile ricercare gli articoli anche per autore. Ebbene Clemente nostro ha firmato in tutto, in 4 anni (dal 2003), 58 articoli.

A guardarci però bene dentro all’archivio, si scopre che praticamente quasi tutti gli articoli firmati dal ministro sono:- trascrizioni di discorsi pubblici a convegni e congressi.
– copia dei discorsi in parlamento.
– trascrizione di risposte ad interrogazioni parlamentari.
– ripubblicazione di lettere ad altri giornali (corriere, sole24ore, repubblica etc).

Insomma tolto tutto il materiale che Mastella produce altrove e che il Campanile generosamente ripubblica, cosa rimane ?

Rimane la seguente, imponente attività editoriale :

2007 = 0 articoli
2006 = 3 articoli
2005 = 1 articolo
2004 = 5 articoli
2003 = 1 articolo

Clemente Mastella, il “giornalista” meglio pagato d’Italia.

Se cercate una scusa per Halloween

Dolcetto o scherzetto.

Negli Stati Uniti il mese di ottobre registra (insieme a maggio) la più alta percentuale di bambini investiti da un’auto.

Nella sera di Halloween il tasso di incidenti che coinvolge i minori di 14 anni è 4 volte quello del resto dell’anno.

A Italia.it ci pensa l’Enit

Rutelli l’altro giorno ha detto di aver dato “il triplice fischio finale“.

Ora sembra che la gestione di Italia.it passerà direttamente all’ Enit, che magari prima di rifare Italia.it potrebbe pensare di metter mano al suo di siti.

Il lato C

Se può dar fastidio “culo” c’è sempre “sedere” e quindi da queste parti si auspica la rapida estinzione dalle pagine dei giornali di quel cavolo di “lato B“.

La capitale del blog ?

Austin (Texas), dove secondo la società di ricerca Scarborough il 15% della popolazione adulta avrebbe un blog.

Sul podio Portland (14%) e poi San Francisco e Seattle (13%).

Blog (e se serve Paypal) per l’Antartide

Le quattro paginette di questo blog si schierano anima e corpo al fianco dei ricercatori del “Programma Nazionale di Ricerche in Antartide” perchè, in quel calderone che è di solito la finanziaria, si trovino i soldi per continuare la nostra presenza scientifica al Polo Sud.

Se volete conoscerli un po’ più da vicino, vi consiglio il quasi blog di Djamel Mèkarnia e quello (a più mani) della base Concordia.

Blogbabel era acqua fresca

Se vi siete un po’ stupiti, come me, del piccolo fracasso delle discussioni sulla classifica dei blog di BlogBabel, forse non avete ancora visto niente.

Google ha cominciato a ridimensionare il Pagerank di molti siti e blog piuttosto noti, fra cui, ad esempio, il Washington Post.

Trovate una prima lista sommaria di quelli in lingua inglese qui, ma non mancano già i casi italiani. (Pandemia, Robin Good, etc)

Chiedimi chi era Napster

Di tanto in tanto per confermarmi che il tempo in Rete c’ha un ritmo tutto suo (parecchio veloce) mi chiedo cosa starà facendo adesso Shawn Fanning.

Pare che la sua azienda vada maluccio e sia in vendita.

ps: se alla lettura del presente post non hai pensato “Shawn chi ?! Napster cosa ?!” puoi considerarti un anzianotto (almeno su internet).

Sostituzione Italia.it

Si dice in giro che Ibm e le altre aziende del “Raggruppamento Temporaneo d’Impresa” (Tiscover e ITS) lasceranno il 1 gennaio 2008 la gestione del portale Italia.it .

Qui nessuno vuol finire con il cerino in mano.

Il lato oscuro dell’outlet

<%image(outlet village.jpg|800|600|outlet village)%>Avete presente gli outlet village ? Sì insomma, quei miniborghi finto-rustici tesi a soddisfare gli istinti ossessivi-compulsivi degli esseri femminili di vostra conoscenza.

Avete presente il piano terra ? Lì ci sono i negozi. E fin qui ci siamo.

Ma ora avete presente il primo piano ? Quello di sopra, con tutte le persiane in ordine, quello con le tendine tirate, quello con le inferiate in simil-ferro-battuto, quello dei balconcini curati.

Ecco quel piano è il vero mistero degli outlet village.

Quei metri quadri su metri quadri nascondono incoffesabili verità e terribili segreti ?

Nel caso, io proprendo per la presenza massiccia di piccoli folletti intenti a produrre e confenzionare tutto il ben di dio del piano di sotto.

O forse no. Forse quelli stanno in Cina.

(come sempre cliccare sulla foto per ingrandire)

Quelli che il caps-lock

C’è sempre una prima volta.

Avevo 5 minuti di tempo e mi sono messo a leggere i commenti (quasi 10.000) al post di Beppe Grillo sulla questione “blog e roc“.

L’unica certezza che riporto della breve esperienza è che l’uso del MAIUSCOLO nei commenti ai post di Grillo è pari solo alla concetrazione di pm10 sulla tangenziale in un giorno feriale.

Niente calcio in Birmania

Che in Birmania le cose continuino ad andare male ce lo ricordano anche certi futili segnali : Myanmar-China per le qualificazioni ai mondiali del Sudafrica si giocherà in Malesia e non a Yangoon.

Mi espando, licenzio

Un mesetto fa Aol ha deciso di aprire un suo portale anche in Italia (nel 2007 ? un portale ?).

Oggi la stessa Aol ha annunciato che lascerà a casa 2.000 dei suoi 10.000 dipendenti.

Io che noi

Io che là in mezzo ai 300.000 di Grillo non c’ero.

Io che stavolta non ho fatto la fila con i 3 milioni del Partito Democratico.

Io che comunque so che tutti quelli lì non sono poi tanto lontani da me.

Io che faccio sempre più fatica a dire noi.

Un noi che vada al di là di noi due, di noi quattro, di noi 11.

Che non so se è l’età, il blog o l’effetto serra, ma la cosa comincia a preoccuparmi.

Mi gira in testa quel verso di una vecchia canzone di Davide van De Sfroos: sem al mund in du e von me sta sui ball.*

La canzone si intitolava “Caino e Abele”.

*traduzione dal comasco : siamo al mondo al due e uno mi sta sulle balle.