Anche i sassi l’hanno capita che il vero motivo per cui Mastella se ne va si chiama legge elettorale e referendum. Il resto dello spettacolo è per il pubblico pagante di “Porta a Porta” o giù di lì.
Se approvavano una legge elettorale con uno sbarramento qualsiasi (anche quello per i bambini che entrano gratis a Gardaland) Mastella e la famiglia allargata, con il loro 1,4%, rischiavano di non entrare nemmeno più in parlamento.
Una faccenda impensabile.
Se non si approvava la legge elettorale, si andava a referendum e per l’Udeur era quasi peggio.
La prima disgrazia per Mastella il 16 gennaio scorso non erano i domiciliari della moglie ma la sentenza della Corte Costituzionale che ammetteva tutti i quesiti referendari.
Con l’elezioni anticipate Clemente evita il referendum e torna dagli elettori con una legge elettorale che dal suo punto di vista è manna dal cielo.
Si chiama istinto di sopravvivenza.
Evitare l’estinzione prima di tutto. In questo Clementone è formidabile.
Neanche un meteorite o il diluvio universale servirebbero, perchè con ogni propabilità un posticino sull’arca di Noè, di riffa o di raffa, lo otterrebbe.