La certificazione della qualità e della velocità (non quelle strombazzate negli spot) delle adsl italiane è lasciata al buon cuore e alla fantasia degli stessi operatori che ti forniscono il servizio.
Tutto questo cambierà perchè con una delibera del gennaio 2009 l’Autorità delle Comunicazioni ha stabilito che a testare la corretta velocità e qualità della banda larga italiana sarà, d’ora in poi, un ente terzo ed imparziale.
Ente terzo che avrà un anno di tempo (a partire dal 1° ottobre 2009) per fornire i primi dati (ad ottobre 2010)
Quasi dimenticavo l’ente terzo individuato dall’Autorità è la storica Fondazione Ugo Bordoni con il fresco neo-presidente Enrico Manca (i socialisti tendono all’immortalità).
Il Comitato dei Fondatori della Bordoni (in sostanza gli azionisti, quelli che cacciano i soldi per mantenerla in vita e che hanno compiti consultivi) è presieduto dal direttore relazioni esterne ed istituzionali di Fastweb Sergio Scalpelli (già giovane comunista, poi craxiano, azionista del Foglio, assessore con Albertini, ora simpatizzante del PD).
Degli altri 9 fondatori uno è il direttore dei rapporti istituzionali di Tre, un altro è un dirigente di Telecom Italia, un altro ancora è il responsabile relazioni esterne di Wind.
In sintesi: l’arcinota abitudine italiana di chiedere all’oste se il vino è buono.