Emergency accusata di mutilare e uccidere

Nel limbo paralegale afgano per i tre arrestati dello staff di Emergency nessuna accusa formale ma accuse mediatiche clamorose dal principale protagonista di questa vicenda: il governatore Gulab Mangal.

Oltre al complotto per ucciderlo, oltre ai 500.000 dollari versati al medico di Emergency come anticipo dai Talebani, il governatore e il suo portavoce hanno sparato grosso:

– amputazioni deliberate di pazienti
– uccisione deliberate di pazienti

Fonti diverse e coincidenti confermano queste dichiarazioni al limite dell’assurdo.

– Jon Boone del Guardian domenica 11 aprile:

Speaking to the Guardian, Mangal, who is regarded by the UK as a critical ally in the province, also claimed that the staff working for the Italian charity Emergency were responsible for unnecessarily amputating the hands of Afghan National Army soldiers “to disable them”.

Irin, l’agenzia di stampa umanitaria dell’Onu, lunedì 12 aprile:

Mangal accused the head of Emergency in Afghanistan, Marco Garatti, of taking a US$500,000 bribe from Taliban insurgents and involvement in a plot to kill him during a visit to the hospital. He also accused Garatti of the “deliberate killings” of patients and wounded people in the hospital at the behest of the Taliban.

– Jerome Starkey intervistato da PeaceReporter, lunedì 12 aprile:

Tra le molte cose che ha detto ieri, e con me c’era un interprete, ve ne erano alcune così bizzarre che non le abbiamo neppure pubblicate. Tra queste anche quella che alcuni medici ‘farabutti’ di Emergency avrebbero eseguito amputazioni non necessarie a poliziotti e soldati afgani. Questa cosa mi ha molto colpito, l’ho ritenuta talmente bizzarra da non ritenerla degna di pubblicazione.

Questo è il livello di credibilità dei principali accusatori (nonchè carcerieri) di tre nostri connazionali.

——–

– Leggi anche : Sperando che gli afgani leggano Facebook
– Leggi anche : In che mani